NAPOLI – Si svolgerà domattina nell’ufficio del gip Roberto D’Auria, l’interrogatorio di garanzia di Massimo Ianniciello, il consigliere regionale campano del Pdl ai domiciliari da ieri per truffa aggravata. Ianniciello è accusato di avere ottenuto rimborsi dal fondo per la comunicazione grazie a fatture false rilasciate da una ditta che produce cartelloni e segnali stradali e da un’azienda fantasma formalmente attiva nel settore del commercio all’ingrosso di rottami.
Assistito dall’avvocato Vittorio Guadalupi, Ianniciello sottolineerà che non corrisponde al vero, come ritiene il pm Giancarlo Novelli, che alle fatture non corrispondeva alcuna effettiva prestazione. Secondo l’indagato, infatti, entrambe le aziende hanno effettivamente svolto lavori per suo conto, anche se non è in grado di precisare quali dal momento che la misura cautelare gli impedisce di avere contatti con i suoi collaboratori. Una serie di documenti, ha precisato l’avvocato Guadalupi, è già stata consegnata alla Guardia di Finanza dal commercialista di Ianniciello nel corso della perquisizione. L’inchiesta della Procura, intanto, prosegue. Gli inquirenti stanno verificando se esistesse un gruppo di aziende disposte a fornire ai consigliere regionali false fatture per ottenere i rimborsi; l’attenzione è concentrata non solo su questa consiliatura ma anche sulla precedente, terminata nel 2010.