CASERTA – Il Pd ha chiuso il cerchio. Sel e Grillo anche. Ora tocca al Pdl stringere i tempi sulle liste da presentare alle politiche del 24 e 25 febbraio. Il consiglio di presidenza sta lavorando giorno e notte sui nomi.
I criteri indicati, almeno quelli principali, sono chiari: resta fuori dai giochi chi ha alle spalle tre legislature “piene” (15 anni in Parlamento); e chi ha problemi con la giustizia. Quest’ultimo punto, però, sarà valutato caso per caso. E visto che nel Popolo della libertà di casi ce ne sono tanti, il lavoro si presenta duro e lungo. Uno dei nomi illustri al vaglio dell’ufficio di presidenza è senza dubbio quello di Nicola Cosentino.
Il borsino della sua candidatura ha subito alti e bassi, come i mercati finanziari nelle fasi più turbolente. Prima era stata per certa. Poi sono sorti dubbi, e appariva in bilico. Oggi è una certezza: l’ex sottosegretario sarà il numero 3 in Campania al Senato. Davanti a lui solo Silvio Berlusconi e Nitto Palma. A conferma che è ancora lui il “padrone” del Pdl campano.
Per quanto riguarda gli altri parlamentari casertani uscenti, è fortemente a rischio la riconferma del senatore e coordinatore provinciale Pasquale Giuliano, che per essere candidato dovrebbe ottenere la deroga avendo completato tre legislature. Sembra certo, invece, il ritorno in Parlamento di Carlo Sarro, che salvo sorprese dovrebbe riaccomodarsi su una poltrona del Senato.
Pochi margini per gli onorevoli Enzo D’Anna e Giovanna Petrenga. Il primo, sfumata per ora l’ipotesi della presentazione della lista Popolo e Territorio di Silvano Moffa, potrebbe trovare posto in Grande Sud (difficilmente in una posizione “utile”); la Petrenga invece, da fervente cattolica, attende un altro miracolo da San Nicola (Cosentino). I
n quella parte dell’area ex An che si indentifica con Gianni Alemanno è blindata la candidatura dell’onorevole Mario Landolfi, ma non si ancora se alla Camera o al Senato. Mentre sta alla finestra il senatore Gennaro Coronella, che nella peggiore delle ipotesi dovrebbe occupare un posto sul filo del rasoio (non sicurissimo), anche perché Cosentino vorrebbe sbarazzarsene.
Sta prendendo quota anche la candidatura quella di Giorgio Magliocca che, pur essendo alemanniano, potrebbe avere il via libera direttamente da Berlusconi, in quanto simbolo di un’ingiustizia giudiziaria, essendo stato in carcere quasi un anno per presunti reati di camorra per poi essere assolto con formula piena. Magliocca, già sindaco di Pignataro Maggiore e dirigente di lungo corso, rappresenterebbe un’arma importante per suffragare le tesi del Cavaliere sul presunto accanimento dei pm nei confronti degli esponenti pidiellini. Tra l’altro Magliocca, per essendo giovane, ha dimostrato sul campo di avere le carte in regola per varcare la soglia di Montecitorio.
Tutto da definire il caso Polverino. Il consigliere regionale è stato raggiunto in queste ore da un avviso di garanzia per truffa e peculato in relazione ai rimborsi per i componenti del parlamentino campano. E se nei giorni scorsi si stava profilando una sua candidatura in una posizione borderline per portare voti alla causa del Pdl al Senato, oggi la sua discesa in pista appare meno probabile.
La svolta sulle liste dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana. Fino ad allora la girandola dei nomi ruoterà sempre più velocemente.
Mario De Michele