PIGNATARO MAGGIORE – Il coordinamento del PDL e il gruppo Giovane Italia di Pignataro Maggiore presentano un esposto per denunciare la violazione della legge sulla comunicazione istituzionale da parte del sindaco Raimondo Cuccaro. Del mancato rispetto della normativa sono stati informati Corecom Campania, Procura della Repubblica di S. Maria C.V., Prefetto e Questore di Caserta, l’Ordine dei giornalisti della Campania.
“I militanti di Giovane Italia e del Popolo della Libertà di Pignataro Maggiore (CE) stigmatizzano il comportamento scorretto dell’Amministrazione in carica retta dal sindaco pro-tempore Raimondo Cuccaro, coadiuvato dal suo portavoce personale, Salvatore Minieri, che, in dispregio delle più elementari regole di buon senso e di correttezza e violando deliberatamente un articolo di legge, continuano ad inondare gli organi di informazione con comunicati dal contenuto propagandistico, pur essendo in piena campagna elettorale. Ciò avviene in dispregio dell’Articolo 9 della Legge 28 del 2000 che vieta a tutte le Amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni, dalla data di convocazione dei comizi elettorali (24 dicembre 2012) e fino alla chiusura delle operazioni di voto (25 febbraio 2013). Che i comunicati diffusi, solo in questi giorni, dall’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore non abbiano alcuna utilità per l’assolvimento delle proprie funzioni, e che tutto sono tranne che impersonali ed indispensabili, lo si evince dai seguenti esempi: Si osserva che essendo la comunicazione istituzionale curata da un giornalista professionista, non é assolutamente ipotizzabile che questi non sia al corrente degli obblighi di legge, che vengono ignorati in maniera sistematica e ripetitiva. Si chiede altresì di valutare la posizione dell’editore di Caleno24ore.it, al fine di determinare eventuali responsabilità per aver omesso di controllare il rispetto della legge de quo. Si chiede, agli organi destinatari, di verificare le violazioni messe in essere ed attivare tutti gli uffici preposti, perché venga ripristinato, al più presto possibile, lo stato di diritto, a garanzia del rispetto delle prerogative di tutti”.