Con lo slogan ‘Cacciamo gli incapaci, ripuliamo la politica, bonifichiamo le Istituzioni’, il Comitato Maddaloni Libera rivolge un appello per voltare pagina. Ecco la nota, inviata per conto del Comitato, da Grazia Pietropaolo Michele Furino Caterina Ferraro Giovanni Gisondi Michele Loffredo.
“Il tempo è scaduto, i politici di professione devono andare a casa. La cacciata degli incapaci dalle Istituzioni va condotta senza mezze misure. Chi ha atterrato e distrutto Maddaloni nell’immagine e nella sostanza va indicato, combattuto e preso a calci nel sedere. Il nostro è un appello generazionale per condurre una rivoluzione civica che cambi la politica radicalmente, per rimettere in sesto il dibattito civile di questa comunità, dove da anni si parla solo di assessori e visibilità personali, dove gli interessi hanno scalzato i bisogni dei cittadini.
La nostra generazione, ultima custode del ricordo di una Maddaloni vissuta e non raccontata, crede che sia ancora possibile risalire la china liberando Maddaloni da una classe politica interessata e accattona, dalla spazzatura, dalle catene che l’hanno condannata a un lungo e lento declino. Se oggi la città del Giordano Bruno e del Villaggio dei Ragazzi, dell’Artigianato e della Face Standard, del commercio e del mercato agroalimentare, laboratorio politico e culturale, di piazza Ferraro piena di giovani, è ridotta così, è perché è stata mal rappresentata a tutti i livelli, svenduta, depredata e utilizzata per ascese personali.
L’operazione di pulizia inizi subito, a partire dalla campagna elettorale e dalla composizione delle liste, dalle scelte operative e pratiche, perché una competizione sana, senza i mercanti del voto e le piogge di euro è ancora possibile, se tutti hanno il coraggio di chiudere le proprie porte ai consensi facili e opachi e riaprirle alle idee, alla partecipazione e alla vera democrazia.
Le Istituzioni vanno bonificate con scelte nette e radicali con il ridimensionamento dei costi della politica che deve essere ispirata al valore dell’impegno gratuito e volontario. Le indennità a consiglieri e assessori hanno innescato negli anni meccanismi perversi, scatenando appetiti da stipendio, trasformando le elezioni in un momento di investimento economico per recuperare dopo, ma, soprattutto, hanno funzionato come deterrente ridimensionando l’autonomia di scelta dei singoli nei momenti decisivi per le sorti della città.
Le prossime elezioni amministrative per noi sono un punto di partenza e non di arrivo, una tappa di un percorso che inizia oggi perché le scelte importanti e vincolanti si devono fare prima e non dopo, un appuntamento che affronteremo con una nostra lista. In questi mesi chiederemo ai possibili alleati di condividere, tra gli altri, questi due punti, condizione vincolante per aprire il confronto e magari stringere un patto per Maddaloni Libera”.