PIEDIMONTE MATESE – Una mattinata di proteste sociali da cui emerge la capillarità del malessere che “morde” vari strati della popolazione cittadina alle prese con una crisi sociali che non risparmia neanche piccoli e medi centri. Nella tarda mattinata si è conclusa l’occupazione degli spazi pubblici dell’ex ospedale AGP e la protesta degli addetti allo spezzamento che si saliti sul tetto della sede municipale per rivendicare le mensilità arretrate in primo luogo.

Andiamo con ordine. Cinque nuclei familiari, quasi tutti con figli minori, hanno occupato l’altro ieri, nel tardo pomeriggio, alcune stanze dell’ex ospedale “AGP”, da tempo ristrutturato (e vuoto), situato in via Coppola nel quartiere Vallata e destinato , stando al vincolo di destinazione ed ai soldi spesi come misura sociale dall’ex amministrazione Sarro . A spingere a compiere questa scelta di occupazione dell’immobile pubblico e quindi delle conseguenze penali la rabbia della disperazione ed il vincolo degli sfratti esecutivi, a carico specie di un nucleo ma anche gli altri hanno alle spalle mensilità non pagate, di precedenti affitti per cui hanno deciso di “insediarsi” nei locali del piano superiore dell’ex struttura sanitaria di proprietà del comune ma in comodato d’uso all’ASL(stando ad un protocollo sottoscritto anni addietro tra l’amministrazione comunale ed il vertice sanitario ) : il grosso del palazzo, con varie stanze, è vuoto ed in condizioni di usura crescente mentre al piano terra si trova la sede del circolo anziani terza età. Le famiglie avevano deciso di rimanere lì per la notte per segnalare lo stato di difficoltà e di precarietà in cui si trovano e soprattutto per chiedere risposte concrete alle loro esigenze ( fono famiglie prive di reddito stabile e certo e già altre volte sono state destinatarie di provvedimenti di erogazione di risorse da parte dei servizi sociali e del comune specie con l’accantonamento dei soldi delle indennità rinunciate dagli assessori e dal sindaco . Una mattinata di colloqui da parte dei servizi sociali accompagnati dai vigili urbani per desistere dall’occupazione abusiva . Un tira e molla conclusosi con la presa in carico del comune di affrontare i casi emersi ( all’ufficio sono diversi i casi di sfratti esecutivi segnalati). Due famiglie sono state sistemate provvisoriamente in un albergo(uno degli alloggi ha infiltrazioni di umidità in una stanza). L’altro caso emerso platealmente ieri è stata la protesta degli operatori dello spezzamento per le spettanze arretrate non erogate : tre dei tredici operai sono saliti sul tetto esponendo cartelli . Sul tardi la situazione è rientrata con l’adozione di un provvedimento di anticipo di retribuzione di circa 1.200 euro con l’atto di indirizzo firmata dal vicesindaco Corrado Pisani al responsabile del ufficio tecnico ed a quello finanziario per la concessione dei soldi. Nei giorni scorsi l’amministrazione ha emanato tre ordinanze : due per il mancato-insufficiente spazzamento della ditta affidataria Bluestar e l’altra per un provvedimento sostitutivo alla MG Wiring per la mancata osservanza del servizio .

Michele Martuscelli

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