NAPOLI – Il presidente della Provincia di Napoli interviene con un appello alla Fiat ed alla Fiom nella vicenda che riguarda i 19 operai reintegrati ma rimandati a casa dall’azienda dopo aver corrisposto loro lo stipendio.
“La vicenda dei 19 operai della Fiat – ha detto il presidente – rischia di diventare il simbolo di un braccio di ferro che non fa bene a nessuno. Rivolgo un appello alla dirigenza della Fiat ed alla Fiom affinché si possano trovare soluzioni alla prosecuzione di questo duro scontro frontale. Mi auguro che l’azienda, che nelle scorse settimane ha pienamente e pubblicamente riconosciuto la qualità e l’enorme contributo dato dai lavoratori di Pomigliano, riveda alcune proprie posizioni magari legittime, ma sicuramente radicali, e congiuntamente ad un atteggiamento decisamente meno conflittuale della Fiom, giunga a ricreare un clima di dialogo che non può che fare bene a tutti”.
“Siamo in un momento complesso e difficile nel nostro Paese, in particolare nel Mezzogiorno. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è la politica del muro contro muro. Specie qui nel napoletano dove il tema lavoro è, viste le percentuali di disoccupazione record sul territorio, particolarmente sentito. Guerre di religione possono scaturire e sfociare in qualcosa di ben più grave. Non voglio agitare fantasmi del passato – ha concluso il presidente della Provincia di Napoli – ma la storia, credo, insegnerà pure qualcosa”.