“Niente di nuovo sotto il sole. L’intercettazione ambientale, recentissima, tra il capo della Nco Raffaele Cutolo e la nipote, risalente a neppure due anni fa, non fa altro che confermare – dalla viva voce del boss di Ottaviano – il contesto in cui ebbe origine la carriera di Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli”.

Così la giornalista Rosaria Capacchione, candidata al Senato del Pd, commenta le ultime rivelazioni scaturite da un’intercettazione telefonica che da una nuova lettura del rapporto tra il parlamentare del Pdl, Luigi Cesaro, e la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Tutolo e, al centro di un’inchiesta della trasmissione Servizio Pubblico in onda giovedì sera. “La sentenza di condanna, poi riformata, a carico di Cesaro aveva già sottolineato la contiguità tra lui e la camorra – conclude la giornalista anticamorra -. Fatti per i quali è stato successivamente assolto dal reato di associazione camorristica ma, evidentemente, fatti”.

 

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