“La risposta data a mezzo stampa dal sindaco Liguori sul perché abbia impedito di discutere in consiglio comunale la mozione presentata dalla minoranza a favore dei lavoratori delle aziende confiscate alle mafie, è tipica di chi, sapendo di averla combinata davvero grossa, cerca di rimediare arrampicandosi sugli specchi.
Dichiarare che l’opposizione, presentando una mozione che – lo ribadiamo ancora una volta – sostiene un’iniziativa di legge per la tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alla criminalità organizzata, intendeva fare campagna elettorale, è indice di una visione antiquata della politica. Il sindaco, vedendo la sigla della CGIL tra i firmatari dell’iniziativa di legge in questione, ha reagito come se si trattasse di un pericoloso complotto comunista ai danni della libertà di voto del popolo italiano e ha vietato di parlarne.
Avrà allertato anche la NATO? Chissà! E poi, perché solo ora il sindaco Liguori ha tanta paura dei “comunisti”? Nel 1994, quando i voti “comunisti” del Pds gli servirono per diventare sindaco di Cesa, non sembrò così spaventato! Così come, quando abbandonò la poltrona di sindaco di Cesa per sedersi sulla più alta e meglio remunerata poltrona di Assessore Regionale, non trovò alcuna difficoltà ad allearsi con i “comunisti” del centrosinistra. Oggi, invece, appena ha letto la sigla CGIL ha cominciato a vedere tutto rosso, gli si è annebbiata la vista a tal punto da non rendersi conto che tra i proponenti figurano anche altre associazioni: Libera, Avviso Pubblico, Arci, Acli, Centro Studi Pio La Torre, Lega Coop, SOS Impresa, Associazione Nazionale Magistrati, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Campania. Sono tutte associazioni di attivisti per il bolscevismo?
Se il sindaco ne è davvero convinto, informi subito il Prefetto e corra dal Ministro dell’Interno! Domandiamo a voi cittadini: parlare in consiglio comunale di tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alle organizzazioni criminali significa fare campagna elettorale? Non vi pare che, se veramente avessimo voluto fare ciò, avremmo organizzato un comizio in piazza con tanto di bandiere dei nostri partiti? Per il sindaco certi argomenti sono si parte? Sì, sono di parte! La parte giusta, quella che afferma con forza il valore della legalità! Se la maggioranza temeva strumentalizzazioni elettorali – che nessuno voleva fare – perché non ha proposto un rinvio della discussione invece di impedirla? Noi non ci saremmo opposti al rinvio se questo fosse servito a fare in modo che il Consiglio comunale di Cesa sostenesse l’iniziativa.
Noi proponevamo di pubblicizzarla con manifesti e sul sito Internet del Comune. La maggioranza non era d’accordo con queste modalità di pubblicità? Nessun problema, ne avremmo discusso e si sarebbero trovate altre forme. Invece no, la maggioranza ha deciso che non si doveva proprio discutere. Non si doveva parlare, non si doveva fare e basta! Noi, a differenza del sindaco Liguori che si crede il Podestà, siamo aperti al confronto ed al dialogo e lo abbiamo sempre dimostrato. Soprattutto, affrontiamo a viso aperto le questioni, non ci nascondiamo dietro incolpevoli consiglieri comunali “costretti” a leggere documenti scritti dal sindaco.
Le “giustificazioni” trovate dal sindaco Liguori per impedire la discussione della nostra mozione, sono uno “schiaffo” a quei lavoratori che – senza alcuna colpa – stanno vivendo il dramma di trovarsi disoccupati perché l’azienda dove lavoravano è stata posta sotto sequestro dallo Stato. Cari concittadini, Liguori non ha capito che questa proposta di legge ha un solo grande scopo: evitare che si possa diffondere il falso e pericoloso messaggio che la criminalità dà il lavoro e lo Stato lo toglie.
Questo grande scopo è di parte? E allora Liguori e la sua maggioranza di centrodestra dicano da quale parte stanno! Noi volevamo che tutta Cesa partecipasse all’affermazione di un valore fondamentale e al raggiungimento di un grande scopo, Liguori e la sua maggioranza ce l’hanno impedito. “Sopprimiamo la discussione, e non ci resterà che la scomunica, o il manganello, o il colpo alla nuca”. (Gaetano Salvemini)”.
Il gruppo consiliare “Progetto Democratico per Cesa”
Partito Democratico e Partito Socialista Italiano – Cesa