CESA – La maggioranza che sostiene il sindaco Cesario Liguori risponde all’opposizione in merito alla questione dell’integrazione per i lavoratori socialmente utili. “Non si capisce perché l’opposizione chiede chiarimenti a D’Agostino che era assente e non a quelli che hanno votato le delibere sugli LSU. Quando i membri dell’opposizione affermano che le delibere per l’integrazione degli LSU danno ragione a loro dimostrano di non aver capito che le integrazioni previste per il mese di febbraio hanno motivazioni diverse rispetto agli anni precedenti.


Se si leggono attentamente le carte si capisce che l’integrazione salariale degli LSU addetti alla vigilanza trae origine da quanto enunciato nella delibera di Giunta n.08 , approvata nella stessa seduta. Questa delibera autorizza l’utilizzo di personale della polizia municipale per le attività sovra comunali come disposto dal Questore di Caserta e quindi sottrarrà personale al servizio locale. Essendo quindi aumentati gli impegni del personale, il responsabile del Corpo della P.M. ha chiesto una integrazione dell’orario di servizio degli LSU a supporto del restante personale della Polizia municipale. Sempre leggendo attentamente le carte si capisce che la misura dell’integrazione è diversa da quella elargita l’anno scorso che comportava  l’utilizzo di quattro unità lavorative per 54 ore mensili ciascuna (tot. 216), mentre quella attuale comporta l’utilizzo di tre unità lavorative per 35 ore mensili ciascuna (tot.105). E’ una bella differenza.

Per quanto riguarda invece l’integrazione degli LSU addetti alla manutenzione, essa viene fuori dal riscontro positivo di una sperimentazione fatta negli ultimi mesi che, per talune attività, ha evitato il ricorso a ditte esterne facendo risparmiare alcune migliaia di euro al Comune. Da qui la necessità di potenziare questo tipo di attività. In relazione  a quello che abbiamo programmato di fare, la misura di questa integrazione attualmente è insufficiente per cui verrà integrata, appena approvato il bilancio, con l’importo relativo allo stipendio al quale il Sindaco ha rinunciato, come si evince dalla lettura della delibera n.05 del 24-01-2013.”

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