NAPOLI – “Il modello “strade uguale sviluppo” è assolutamente sbagliato”. E’ questo uno dei passaggi- chiave del comunicato emesso da alcune associazioni per un Pirap veramente eco-compatibile”. Le associazioni vigileranno sul pacchetto di progetti presentati.

“Stefano Caldoro, Daniela Nugnes e Francesco Massaro nei loro ruoli, rispettivamente, di Presidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, di Consigliere del Presidente per i problemi dell’Agricoltura, e di Coordinatore dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, sono i destinatari di un appello firmato da varie Associazioni ambientaliste per una forte attenzione ai progetti che arriveranno per i finanziamenti PIRAP.Le Associazioni ASOIM Onlus(Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale), Rete dei Comitati vesuviani, Legalità e Sviluppo, Federconsumatori dell’area vesuviana e Legambiente sono molto preoccupati per alcuni progetti presentati da comuni inseriti nei Parchi nazionali e regionali campani. Progetti che non solo non hanno nulla a che vedere con le finalità di tutela della natura e del paesaggio demandate alle aree naturali protette, ma che, addirittura, sono in contrasto con tali finalità comportando con la loro realizzazione – si tratta per lo più di nuove strade – la distruzione di suolo, habitat e biodiversità.Una condizione intollerabile, illegale, in contrasto con le finalità comunitarie e quindi con lo stesso spirito dei PIRAP. Non solo, si tratta diopere che per le Associazioni firmatarie dell’appello sono anche controproducenti economicamente per le economie locali. Il modello “strade uguale sviluppo” è ormai obsoleto e assolutamente sbagliato, soprattutto in aree di elevato valore naturalistico e paesaggistico che proprio dalla tutela di questi beni devono ricavare le risorse derivanti dal turismo rurale che i PIRAP, per l’appunto, intendono promuovere”

 

Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale Onlus

Rete dei Comitati vesuviani

Centro Studi Legalità e Sviluppo – area vesuviana

Federconsumatori area Vesuviana

Legambiente

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