CASERTA – Proseguono, più o meno lontano dai titoloni che campeggiavano sulle maggiori testate nazionali fino a qualche settimana fa, le attività di avvicinamento alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.
Numerosi infatti gli appuntamenti organizzati in tutta la provincia di Caserta per diffondere le linee programmatiche del MoVimento 5 Stelle e soprattutto, in questa fase, per raccogliere le adesioni di attivisti e simpatizzanti disposti a svolgere il ruolo di rappresentante di lista. Adesioni che possono essere sottoscritte attraverso l’apposita piattaforma informatica realizzata per il popolo della rete, oppure ai banchetti che ormai quasi quotidianamente sono presenti nelle piazze e per le strade di ogni angolo della Campania.
Secondo un calendario in continuo aggiornamento e che si infittisce di ora in ora, grazie alla continua nascita di nuovi gruppi nei vari comuni campani, i candidati alla Camera e al Senato sono in continuo “MoVimento” per incontrare gli elettori e per realizzare un mutuo scambio di opinioni e informazioni che l’arma fondamentale per saper rappresentare al meglio i bisogni e le istanze di un territorio.
Dopo le intense tappe dello “Tsunami tour” che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di cittadini ai comizi tenuti da Beppe Grillo nei capoluoghi delle cinque province campane, si moltiplicano da un comune all’altro le occasioni di incontro e dibattito sui temi che interessano più da vicino i cittadini campani come quelle ambientali, con gli appuntamenti dei prossimi 15 e16 febbraio, rispettivamente a Santa Maria Capua Vetere e Marcianise, in occasione dei quali i candidati alla Camera e al Senato incontreranno l’associazione Medici per l’Ambiente per fare una volta in più il punto della situazione delle terre martoriate delle province di Napoli e Caserta, e mettere insieme idee e strategie per cercare in maniera condivisa e partecipata le migliori soluzioni per uscire insieme dalle gravi emergenze sanitarie e ambientali di questi territori.
Ambiente inteso non solo come emergenza, ma anche come tema a cui puntare per affrontare le politiche occupazionali ed economiche con l’idea di rilanciare comparti come quello dei trasporti, alle prese con gravi crisi come quella dell’Irisbus che potrebbe trovare nuova linfa attraverso il sostegno degli investimenti per la realizzazione di nuovi mezzi ecologici. Come quello del sostegno alle soluzioni volte alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che nonostante i cavilli tecnici del quinto conto energia, è inequivocabilmente legata ad un territorio come quello campano che è tra i primi in Italia come radiazione solare annua. Come le misure volte al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici attraverso la promozione e il sostegno al mercato delle ristrutturazioni che rappresentano la maggiore occasione di rilancio anche per un mercato edilizio in profonda crisi al quale di recente, la Regione Campania ha pensato di poter porre rimedio prorogando di un anno il cosiddetto “Piano Casa”, dimostrando ancora una volta di avere vista corta e poche idee sul futuro dell’edilizia non solo campana, ma dell’intero Paese.