NAPOLI – Riceviamo e pubblichiamo la nota della consulta Pdl per l’agricoltura che illustra le ricette del centrodestra per rilanciare il settore. “Il nostro primo impegno sarà abrogare l’Imu sui terreni e sui fabbricati strumentali alla vostra attività, con la restituzione di quanto versato nel 2012, cosi Berlusconi nel presentare la parte agricola del programma elettorale del Pdl. Poi persevereremo nella lotta alla contraffazione e daremo garanzie sull’etichettatura d’origine dei prodotti.
Infine daremo un colpo forte alla burocrazia e a tutti gli oneri in materia di tasse e autorizzazioni. Per le imprese, in particolare, passeremo da un sistema di autorizzazione ex ante a uno di controllo ex post. Ciò darà una grande spinta alle iniziative economiche. Sapete bene quanto dovete aspettare per realizzare un fabbricato necessario alla vostra attività. Grazie anche al lavoro portato davanti dal presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Paolo Russo abbiamo già approvato la legge sull’etichettatura obbligatoria dell’origine, abbiamo alzato la percentuali di frutta nei succhi al 20 per cento, che per me è, tra l’altro, ancora troppo bassa e abbiamo messo in trasparenza la filiera dell’olio extravergine d’oliva. Daremo vita alle altre leggi e agli altri regolamenti che riterrete necessari. Un discorso a parte vorrei fare per l’imprenditoria giovanile, poiché è già pronta una norma di legge grazie alla quale le imprese che assumono giovani disoccupati non dovranno pagare altro che lo stipendio del lavoratore, senza imposte e contributi. Ma,ha continuato il presidente del Popolo delle Libertà, riprenderemo anche il braccio di ferro con l’Europa sui tagli dei finanziamenti all’agricoltura. Per me la forma principale di moralità è il mantenimento degli impegni presi con gli elettori. Considerata l’importanza del vostro settore,e delle iniziative che avete messo in campo, tra cui la rete di Campagna Amica per la quale voglio farvi i complimenti, trasformeremo in interventi diretti del Governo quelle necessità utili a voi e al Paese. A margine del iniziativa è intervenuto il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato della Provincia per il settore Agricolo, Rosario Lopa. IL nostro agroalimentare nasce dalle nostre tradizioni, dalla nostra cultura comunitaria, dalla nostra identità, dal rapporto che nei secoli abbiamo creato col territorio che abitiamo. La qualità che esprimiamo si può definire un fattore naturale perché fa parte del nostro DNA culturale. Ma questo, nel nuovo contesto internazionale, non può più bastare. Dobbiamo valorizzare e rendere adeguata ai tempi questa grande forza che ci viene da arti antiche, perché nell’economia globale si vince se si hanno identità, radicamento e consapevolezza del valore della propria comunità nazionale e delle sue espressioni più autentiche. Con una rivoluzione conservatrice in Agricoltura, cioè adeguando ai tempi il sistema e le strutture, conservando i valori e l’identità che ci hanno sempre caratterizzato, facendoli diventare il punto di riferimento di quel processo di modernizzazione necessario ad un grande autentico slancio del Paese verso il futuro. L’agricoltura, dunque, deve essere da un lato fonte di ricchezza e occupazione e, dall’altro, presidio e tutela del territorio e dell’ambiente La finalizzazione di questi obiettivi passa attraverso una serie di interventi, e quindi di investimenti, importanti. La conquista di una capacità competitiva delle nostre aziende, la riqualificazione di queste ultime e dei fattori di produzione, la creazione di infrastrutture, la ricerca scientifica e tecnologica sono provvedimenti su cui bisogna investire seriamente; per questo ho chiesto al Popolo della Libertà, che il prossimo Governo si caratterizzi come impegno per l’agricoltura e agroalimentare. Sono sicuro che se puntiamo su questo settore tutto il Paese registrerà un ritorno economico, e perché no, anche culturale e identitario formidabile”.