di Dante Stefano Del Vecchio*
Mentre sul web e sulla stampa fioccano dichiarazioni disparate e come un puzzle si compone il dibattito sul risultato elettorale riportato dal Partito Democratico sia nazionalmente che localmente, si rimane nell’attesa incerta sulle dinamiche del possibile o meno governo. Siamo di fronte ad un terremoto politico in parlamento a partire dalla composizione molto “europea” con la novità dei tanti giovani e delle donne, e forse bisogna anche prendere atto che le consolidate prassi della politica della mediazione classica sono di colpo divenute obsolete metodologie: ministeri, commissioni, sottosegretari…etc etc…. cosiddetto mercato delle vacche!!!
Una ventata di novità che può diventare una opportunità di cambiamento di metodi e relazioni politiche e sociali. Il partito deve abbandonare le tradizionali ritualità per non rimanere ancora fermo come in questi ultimi due mesi, a Caserta al di la del dato politico che pure chiede chiarezza per la ripartizione dei seggi (evidenti responsabilità nazionali e regionali e complicità provinciali!) occorre ridefinire la prospettiva di breve e medio termine. Per non rimanere vittima di noi stessi è necessario uno spirito unitario per una risposta “responsabile” soprattutto alla luce di nuovi scenari di cui si stanno delineando le possibili variabili, governo – primarie – nuove elezioni! Per affrontare questi appuntamenti seguendo le dinamiche delle prossime decisive settimane credo che il gruppo dirigente casertano del Pd possa ripartire da due punti fondativi di una nuova fase politica: la realtà straordinaria dei circoli, senza soldi e con pochi mezzi (e sopportare le giuste denunce sul finanziamento pubblico di cui i circoli però sentono solo parlare!) riescono a tenere vivo il rapporto con la comunità ed il territorio e il nuovo gruppo di candidati che abbiamo presentato per camera e senato ed alle primarie. Sui circoli del Pd credo si debba cogliere questa conferma di un forte e in molte parti vivo legame con il territorio in tutte le realtà della provincia di Caserta, “un impegno di chi ci mette la faccia”, come ha esortato il neo senatore Vincenzo Cuomo in uno dei suoi incontri. E ripartire con una proposta di un coordinamento della Federazione Provinciale del Pd, partendo dai candidati con la senatrice Rosaria Capacchione, la deputata Pina Picierno ed il consigliere regionale Caputo, porta già con se il consenso di tutti gli scritti e i simpatizzanti del Pd, espresso con il loro voto sia per le primarie che per le politiche. Da qui una legittimazione importante per guidare il partito verso il congresso, anch’esso incerto nella data considerate le vicende generali nazionali, legittimazione necessaria anche per proporre ai circoli una organizzazione congressuale adeguata e unitaria!! . Un principio che va rispettato nella sua sovranità, evitando di coltivare le varanti colorate di “apparato” con le sue culture delle deroghe…di cui si auspica vivamente la cancellazione sia per le primarie che per le candidature politiche! E si attendono chiare indicazioni formali e fondate, emanazione degli organismi deputati sul tesseramento. Elemento che rende indubbiamente necessaria ed inderogabile la legge sui partiti..per evitare il ..mercato delle tessere!
*Segretario Pd Vairano Patenora