CAPODIRSE – Una direzione, quella di mercoledì sera, convocata dal segretario Grazia Giaquinto, per riflettere, a freddo, sui risultati alle Politiche ottenuti dall’Udc a Capodrise. Nel corso della riunione, tenutasi nella sede di via Rao, nessuno ha sottovalutato il peso del dato elettorale, poco esaltante, ed è stato unanime il richiamo al senso di responsabilità e alla necessità di imprimere un cambiamento e un’accelerazione nell’attività sul territorio. Con altrettanta fermezza, però, il direttivo dell’Udc ha respinto le accuse infamanti di cui è stato oggetto nei giorni scorsi, ribadendo la centralità dei moderati nella vita politica e amministrativa della città.
«Dell’insofferenza manifestata dagli elettori rispetto alla crisi del Paese, l’Udc – si legge nel documento finale -, che ha avuto il merito di salvare l’Italia dal tracollo economico aprendo la strada a Mario Monti, è stato il partito che ha pagato il prezzo più alto; complice, peraltro, la confusione che si è creata alla Camera dei deputati con la lista Scelta civica. A Capodrise, l’Udc si è attestata all’8,03%: il partito si è difeso, ma il risultato, pur con le attenuanti del caso, non ha soddisfatto le attese. I dati di altri Comuni in provincia di Caserta sono emblematici di quanto si poteva e si doveva fare. È evidente che qualcosa non ha funzionato, e di questo la segreteria e il direttivo se ne assumono la responsabilità, annunciando cambiamenti profondi nel gruppo dirigente e nell’attività sul territorio. Intravedere, però – proseguono i moderati -, e a tutti i costi, in quell’8,03% una bocciatura senza appello alla maggioranza è ingiusto e scorretto. Sindaci, assessori e consiglieri comunali, quand’anche animati dalle migliori intenzioni, non hanno il potere di risolvere problemi che possono essere affrontate, auguriamoci quanto prima e con successo, solo dal Governo e dal Parlamento. Chi propugna tesi diverse o è uno sprovveduto o è il solito millantatore, gonfio di bile, che non ha ancora smaltito le batoste di questi anni. Semmai – precisano i moderati -, è vero il contrario: se l’Udc non ha accusato il crollo avvertito in larga parte dell’Italia, lo si deve proprio agli amministratori di questa città, i quali, tra mille difficoltà, cercano di rimanere al fianco dei propri concittadini. Bisogna prenderne atto: le persone hanno ritenuto di voler votare in questo modo e l’hanno fatto, come sempre, in assoluta libertà. A chi fa politica con serietà e rigore non resta che capire quali sono stati gli errori commessi e porvi rimedio. Noi lo faremo! Anzi, lo stiamo già facendo. Spiace, però, leggere su alcuni quotidiani l’eruzione psicotica di qualche politologo da marciapiede, bravo ad anteporre il “se grandioso” alla realtà dei fatti. Si tratta di urlatori cui non resta che abbaiare alla porta, giacché nessuno offre loro più ospitalità, avendone per troppo tempo abusato e fattane pessimo uso. Sorprende, oltre che la totale assenza di ritegno, l’abilità di riversare sull’altro le proprie miserie. Rattrista non poter alimentare le loro illusioni: nemmeno per la mente di un ubriaco visionario è immaginabile un futuro politico per Capodrise – concludono i membri della direzione Udc – che prescinda dal popolo dei moderati e da chi li rappresenta».