AVERSA – Un invito a cogliere il senso storico della sua proposta, andando oltre l’errore. Ce lo rivolge attraverso faebook il consigliere comunale Raffaele Marino che, nelle scorse settimane, ha protocollato un’istanza per chiedere l’intitolazione di strade e piazza a rappresentanti della dinastia dei Borbone, e al brigante Crocco.
Riportiamo il testo integralmente:
“Fa piacere che la stampa voglia essere così “precisa” nel commentare qualche mia leggerezza nello scrivere di intitolare strade ai suddetti personaggi. Fa meno piacere constatare che nei decenni però, nessuno si sia mai almeno preso la briga di “ridare” un minimo di dignità storica alla sua città e abbia accettato di buon cuore, o per mancanza di cognizione storica e di identità del sud, che ad Aversa ci fossero tante vie, strade e piazze intitolate ai Savoia , che da quando ci “avrebbero” dovuto dare la Repubblica (o liberarci dall”oppressore” borbonico), non hanno nemmeno posato un mattone, dato un filo di lustro, o dato un monumento alla città.
Credo che prima di aver scritto la nota io mi sia, quantomeno informato sui personaggi che hanno dato un grande passato alla nostra città e informandomi oltre sul fatto che Murat ad Aversa si è prodigato per la costruzione del Convitto delle Orfanelle di Sant’Agostino e l’istituzione del Banco dei Pegni nella nostra città, oltre che a migliorare il sistema fognario aversano, statalizzare i beni ecclesiastici (ad Aversa sono tanti). Concludo, se volete, anche parlandovi di Caracciolo , ma vi prego di non travisare o alterare il senso delle mie parole e magari cercando, per lo meno di trovare quello che è il senso storico della mia nota indirizzata al Sindaco e magari invitandovi a leggere la storia dei primati Borbonici di cui Aversa ha ben goduto in quello che, ai tempi, era il secondo Regno più ricco d’Europa che nella nostra città non ha portato altro che ricchezza, cultura, opere e soprattutto la dignità trafugata dai Savoia di essere del Sud Italia.
Chiedendovi anticipatamente scusa per qualche altro errore di scrittura, Vi ringrazio e vi prego di voler sempre cogliere il “senso” delle cose e non di cercare pelurie atte ad alimentare sterili polemiche”.