NAPOLI – La Commissione Patrimonio, presieduta da Vincenzo Varriale, ha affrontato oggi la questione degli alloggi occupati dagli ex custodi comunali.
Aprendo la riunione, il presidente Varriale, constatata la presenza di soli 5 dei 14 componenti, ha stigmatizzato l’assenza dei consiglieri che pure avevano sollecitato la riunione su un argomento così delicato – in molti casi si tratta di persone di età avanzata che abitano soprattutto alloggi presso le scuole – e si è rammaricato dell’assenza dell’assessore al patrimonio Piscopo (che aveva comunicato ieri la propria impossibilità a partecipare). Ha quindi dato lettura di una nota trasmessa al Sindaco e all’assessore al Patrimonio, sottoscritta da dieci consiglieri, con la quale si chiede la proroga per 90 giorni degli sgomberi in atto per consentire agli ex custodi di individuare una collocazione alternativa.
In ogni caso, si è svolta una discussione con l’intervento di alcuni dei consiglieri presenti (Lebro, Aniello Esposito, Fellico), i quali hanno concordato sulla necessità di trovare una soluzione (Lebro), ricordando che già in altre occasioni la Commissione era intervenuta sull’argomento ed aveva ricevuto assicurazione che gli sgomberi sarebbero avvenuti solo dopo uno screening della situazione (Fellico), denunciando la difficoltà ad interloquire con l’Amministrazione sull’argomento ( Aniello Esposito).
Un aggiornamento sulla situazione attuale è stata fornita dal funzionario della Direzione Patrimonio presente, il dottor Abet, che ha comunicato che i fascicoli aperti sul caso sono 134, che gli sgomberi finora effettuati sono 11 e quelli che saranno prossimamente eseguiti 7. È stata inoltre aperta la pratica amministrativa per recuperare le morosità accumulate dagli ex custodi e che ammontano a 2 milioni di euro, specificando che l’entità della somma è dovuta soprattutto al fatto che agli alloggi degli ex custodi l’ex gestore del Patrimonio aveva applicato i canoni previsti per gli alloggi del patrimonio non disponibile e non quelli previsti per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (come deciso dal Comune di Roma, che ha analogo problema con i suoi 180 alloggi occupati da ex custodi, e che recentemente ha deliberato uno standby di 3 anni degli sgomberi e l’applicazione dei canoni ERP).
La Commissione si è conclusa aggiornandosi ad una nuova riunione la cui data il presidente Varriale concorderà con l’assessore.