Dopo un anno di serrato e costruttivo confronto le Confindustrie di Caserta e Salerno, sotto l’egida di Confindustria Campania, hanno siglato un’intesa con il mondo agricolo a favore della filiera bufalina.

Nella serata di ieri, infatti, è stato istituito il tavolo tecnico per affrontare le problematiche del comparto. L’intesa è stata siglata alla presenza del consigliere regionale delegato per l’Agricoltura, Daniela Nugnes, dai rappresentanti della Sezione Lattiero-casearia e della Sezione Alimentari delle associazioni degli industriali di Caserta e Salerno, rispettivamente Lino Fierro e Marino Pezzullo, con i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Cna.

L’intesa è maturata attraverso diverse riunioni tematiche, ma soprattutto la condivisione di di alcuni aspetti fondamentali.

In primo luogo è stato stabilito che la tracciabilità della filiera interessi sia la produzione di latte che quella della mozzarella e che la Regione Campania possa offrirsi quale gestore della procedura per tutto il territorio nazionale, forte anche della piattaforma informatica in parte già disponibile presso l’Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare (Orsa), con una tracciabilità semplice e finalizzata alla conoscenza dei processi di tutta la filiera.

Con l’accordo, inoltre, si propone che nei caseifici dove è presente solo latte di bufala idoneo alla lavorazione di mozzarella di bufala Dop potrà essere possibile produrre anche altri formaggi o preparati alimentari a base di latte di bufala.

Le organizzazioni produttive della filiera, inoltre, hanno proposto anche un periodo transitorio di applicazione della norma che consenta di ammettere l’utilizzazione di giacenze preventivamente dichiarate. Entrambe le richieste sono volte a determinare, in tempi brevi, certezza al comparto e trasparenza al mercato.

Il tavolo tecnico, oltre ad affrontare le tematiche del comparto produttivo, si propone anche come  “osservatorio permanente sulla filiera”. I componenti del tavolo, anzi, nei successivi incontri si faranno promotori di un’iniziativa tesa a definire anche la stesura di un contratto tipo sulla commercializzazione del latte di bufala, sia nell’area Dop che fuori.

È comune condivisione – si legge nell’accordo siglato dalle parti – evidenziare le carenze della normativa già vigente ed intervenire anche con azioni di contrasto nei riguardi delle contraffazioni alimentari.

“Con questo atto – sottolineano Fierro e Pezzullo – è stato raggiunto un primo grande traguardo. Il metodo positivamente sperimentato con la firma dell’accordo darà forza al settore. L’auspicio, ora, è che il percorso intrapreso trovi attenzione e seguito anche a livello nazionale”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui