CESA – I consiglieri comunali del gruppo “Progetto Democratico per Cesa”, Domenico Mangiacapra, Enzo Guida, Antimo Dell’Omo, nei giorni scorsi hanno presentato una interrogazione in merito all’adozione di un nuovo PUC (Piano Urbanistico Comunale), dicitura che ha sostituto il vecchio Prg.
L’interrogazione dovrebbe essere discussa nel prossimo consiglio comunale e prende le mosse dall’entrata in vigore, lo scorso 17 luglio del 2012, del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) di Caserta.
“Tale Piano – scrivono i consiglieri di minoranza nell’interrogazione – ha stabilito che i comuni della Provincia di Caserta entro 18 mesi dalla entrata in vigore dello stesso debbono approvare un nuovo Puc (Piano urbanistico comunale – ex Prg). In caso di mancata approvazione entro detto termine, vale a dire il 17 gennaio 2014, scattano le norme di salvaguardia previste per i comuni sprovvisti di Puc”. Tali norme di salvaguardia prevedono che all’interno del centro abitato potranno essere eseguite solo opere manutentive e di restauro. Dunque, nessuna nuova edificazione sarà permessa né opere di ristrutturazione, mentre fuori dal centro abitato si potrà costruire solo con un indice fondiario di 0.03 mc/mq. Per il gruppo di opposizione “una simile eventualità rappresenterebbe un sostanziale blocco non solo della attività edilizia ma dell’intero comparto edile, con evidenti ripercussioni e ricadute negative su un settore economico già fortemente colpito dalla crisi economica nazionale”.
Per il gruppo “Progetto Democratico per Cesa”, un nuovo PUC “aprirebbe la strada ad una nuova pianificazione urbanistica, con possibilità di rivitalizzare il centro storico, prevedere forme di incentivazione economica, prevedere ipotesi di sviluppo per il commercio locale, consentirebbe di definire servizi al cittadino e standard urbanistici più puntuali. Inoltre la formazione di un nuovo PUC, che prevede necessariamente una fase di studio, consentirebbe di individuare, laddove ve ne fosse bisogno, nuove cubature da realizzare per soddisfare eventuali esigenze abitative”.
Chiaramente un nuovo strumento urbanistico dovrà tenere conto necessariamente dei vincoli dettati dal PTCP che, per quanto riguarda il territorio cesano, individua anche scenari di sviluppo di itinerari agro-turistici, mediante la salvaguardia della “vite maritata a pioppo”. Per questa ragione i consiglieri comunali di minoranza hanno chiesto di conoscere le determinazioni che l’amministrazione comunale intende assumere con riferimento all’avvio dell’iter per la adozione di un nuovo Puc.