CASERTA – Nell’ambito dell’iniziativa “Io riattivo il lavoro” sarà avviato dalla CGIL con la partecipazione di Libera Caserta, un presidio a piazza Dante, dalle 17.00 alle 20.00 di domani, 5 aprile e di venerdì 12, per la raccolta firme, a sostegno dell’iniziativa per la legge sulle aziende confiscate. La campagna “Io riattivo il Lavoro”, partita da qualche mese con l’obiettivo di presentare la proposta di Legge di iniziativa popolare che consenta l’emersione e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, è operativa su tutto il territorio nazionale.
Una campagna, in sostanza, rivolta al Paese, alle istituzioni e al Governo perché si tutelino i lavoratori delle aziende sottratte alla criminalità organizzata e si valorizzi l’enorme potenziale di sviluppo di queste attività economiche e produttive.All’iniziativa, promossa dalla CGIL aderiscono numerose associazioni tra le quali Libera Caserta che partecipa al presidio locale.Tutti d’accordo, quindi, sul fatto che occorre ridare vita alle aziende sequestrate e confiscate, valorizzando lo straordinario potenziale che esse hanno in dotazione. Tutto ciò sarà possibile anche attraverso la costituzione di una banca dati nazionale – altro importante obiettivo – che ne tuteli la posizione di mercato; occorre inoltre sostenere il percorso di reinserimento dei lavoratori, favorire la riconversione e la ristrutturazione aziendale e agevolarel’emersione dei rapporti di lavoro irregolari. Si potrà garantire, così, la conservazione e non la dispersione di posti di lavoro, in un territorio in cui oggi più che mai si denuncia un’altissima percentuale di disoccupazione. Molti di più sono oggi i settori a rischio illegalità. Infatti, se un tempo erano coinvolti prevalentemente il settore edilizio e quello dell’allevamento, ai nostri giorni la criminalità è presente in settori come quelli dei carburanti, dei trasporti, dei videogiochi, delle bonifiche ambientali, degli impianti fotovoltaici, degli autoricambi… Quando si sequestra un’azienda, quindi, è necessario operare nell’ottica di mantenere i posti di lavoro, regolarizzandone i parametri, ovvero eliminando i posti “in nero” e mettendo la contabilità a posto; si procede, quindi, tutti insieme, per una proposta di legge che si prospetti come un vero e proprio percorso verso la legalità, in aggiunta ai risultati notevoli già raggiunti, finora, negli anni.