NAPOLI – La soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, in una nota, precisa che il reperto per il cui possesso, secondo indiscrezioni di stampa, il calciatore del Napoli Ezequiel Lavezzi sarebbe indagato per riciclaggio, non proviene dal sito archeologico piu’ conosciuto al mondo.

 

La nota sottolinea che, su richiesta dell’Ufficio delle Dogane diNapoli, “funzionari archeologi hanno effettuato una perizia tecnica sul reperto sequestrato, consistente in un frammento di terracotta pertinente a un’antefissa (elemento di decorazione di un tetto, ndr.) databile tra il I a.C. e il I d.C.”. Un reperto “del quale non e’ possibile stabilire il luogo esatto di provenienza ne’ le circostante del rinvenimento”, si legge ancora. “Da quanto risulta alla Soprintendenza dunque, nessuna statua e’ stata trafugata, e tanto meno da Pompei, come lascerebbe invece intendere il titolo dell’articolo, chiaro esempio della cattiva informazione imperante sul sito archeologico”.

 

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