FIORENTINA-NAPOLI 1-2 Fiorentina (3-5-2): Neto 6; Roncaglia 6, Savić 6,5, Compper 5; Cuadrado 7, Borja Valero 6, Pizarro 6, Aquilani 5,5 (71′ Vecino 6), Pasqual 6 (83′ Vargas sv); Joaquín 6,5 (76′ Matos sv), Rossi 6,5. A disp.: Munúa, Lupatelli, Alonso, Bakić, Jakovenko, Olivera, Rebić, Tomović, Vargas, Wolski. All. Montella
Napoli (4-2-3-1): Reina 6,5; Maggio 5,5, Albiol 6, Fernández 6, Mesto 5; Inler 5,5, Behrami 5,5; Callejón 6,5, Pandev 5 (81′ Armero sv), Mertens 8 (66′ Insigne sv); Higuaín 6,5 (62′ Hamšík sv). A disp.: Rafael, Colombo, Cannavaro, Uvini, Bariti, Džemaili, Radošević, Zapata. All. Benítez Marcatori: 12′ Callejón (N), 28′ Rossi (F), 36′ Mertens (N) Ammoniti: 22′ Pandev (N), 27′ Maggio (N), 54′ Cuadrado (F), 55′ Behrami (N), 60′ Albiol (N), 63′ Borja Valero (F), 76′ Compper (F) Espulsi: 80′ Maggio (N), 91′ Cuadrado (F).
La sfida inizia con una Fiorentina arrembante ma, come spesso capita nel calcio, è proprio il Napoli, chiuso nella sua metà campo, a passare per primo: lancio meraviglioso di Higuaín con la punta esterna a tagliare l’area che Callejón raccoglie infilando il pallone in porta al volo. Bravissimo il numero 7 partenopeo ma che trivela per il Pipita! Il sacrosanto pareggio viola arriva grazie a un Rossi freddissimo che realizza l’ingenuo rigore provocato da Fernández, reo di spingere vistosamente Savić su un calcio piazzato. Rete che legittima la nettissima supremazia territoriale e di gioco dei gigliati, col Napoli che punta tutto solo sulle ripartenze e sulla bravura dei singoli.
E fa bene perché, dopo il gioiello confezionato sull’asse Callejón-Higuaín, stavolta è Dries Merten a imporsi: dai e vai col numero 9 azzurro dopo una splendida percussione centrale e diagonale mancino che trafigge l’incolpevole Neto. Solo Fiorentina in campo ma è il Napoli a sfruttare al massimo le poche chance che ha, la storia del primo tempo è questa. La ripresa è meno rapida del primo tempo, più spezzettati i ritmi di gioco a causa dei falli da ambo le parti ma il copione non cambia: Fiorentina padrona del campo che sfiora la rete con Rossi più volte e Napoli attendista, pronto al contropiede. Gli sforzi viola non producono risultati sul punteggio ma sul conto dei cartellini sì: Maggio espulso a 10′ dalla fine e, se possibile, il forcing gigliato si fa ancora più sostenuto fino all’espulsione di Cuadrado, cacciato per una simulazione quando, in effetti, c’era invece un rigore per i toscani. È l’episodio che chiude la gara: Napoli che si dimostra grandissima squadra con la giusta mentalità.