POZZUOLI – Ci sarà bisogno di mezzi in dotazione al Genio Civile per compiere i carotaggi e lo scandaglio del lago Lucrino e del litorale di Licola (Napoli) per verificare l’eventuale presenza di rifiuti tossici e fusti interrati dalla camorra nei primi anni novanta, come raccontato dal collaboratore di giustizia Carmine Schiavone nel 1997 alla Commissione parlamentare ecomafie.

É questa la risultanza del sopralluogo congiunto svoltosi questa mattina su richiesta dal sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, tra Arpac, Asl Napoli 2 Nord, Comune di Pozzuoli e commissione regionale Ecomafie. Al sopralluogo, che ha avuto lo scopo di valutare i punti nei quali intervenire con i mezzi meccanici e scandagliare i fondali, hanno preso parte oltre al sindaco di Pozzuoli, i tecnici dell’Arpac, dell’Asl Napoli 2 Nord e i consiglieri regionali Antonio Amato, Flora Beneduce e Corrado Gabriele della III Commissione regionale speciale Bonifiche e Ecomafie. Particolare attenzione è stata posta per il lago Lucrino. “In attesa di trovare risorse e mezzi necessari ad avviare i controlli approfonditi – ha detto Figliolia – per dare una risposta concreta e urgente alla cittadinanza, ho chiesto all’Arpac di rendere noti i campionamenti mensili compiuti negli ultimi mesi, per quanto riguardo la qualità delle acque e i sedimenti dei fanghi del bacino lacustre. Appena l’Arpac ce li fornirà, li renderemo noti a tutti”. Prevista anche la stesura di un piano complessivo per gli interventi da compiere per l’avvio della fase di bonifica con Arpac, Genio Civile, Regione e comune. Il sopralluogo dopo il Lucrino è stato svolto sul tratto costiero di Licola, dove sfocia il depuratore di Cuma. “Ci adopereremo subito per mettere a disposizione dell’Arpac strumenti e mezzi necessari per svolgere l’azione di indagine dei siti potenzialmente contaminati – ha affermato a conclusione del sopralluogo Antonio Amato – Soprattutto a Licola, abbiamo intenzione di usare i droni in dotazione alla università Parthenope di Napoli per monitorare dall’alto la foce del depuratore e l’intera costa”. Per Corrado Gabriele “bene ha fatto il sindaco di Pozzuoli a sollevare con forza il problema dei carotaggi e delle bonifiche. Qui servono soldi che vanno trovati nel bilancio regionale, per le ispezioni a Licola e nel lago Lucrino. Ma serve anche un grande piano di riconversione dei lavoratori ambientali ex Astir e Jacorossi, ma anche dei Consorzi e gli Lsu per attivare una rete di sorveglianza e prevenzione capillare contro i roghi tossici e gli sversamenti illegali”. In sostanza si punta a varare un serio piano di bonifica anche nell’ottica del rilancio turistico ricettivo della zona. “Queste sono zone da rivalutare e rilanciare da un punto di vista turistico-ricettivo – ha detto Flora Beneduce – e tutto deve cominciare da un serio piano di bonifica che la Regione Campania, attraverso l’assessore Giovanni Romano, vuole realizzare nella zona flegreo-giuglianese”. Gli interventi, una volta che il Genio Civile metterà a disposizioni le attrezzature necessarie, potrebbero già cominciare la prossima settimana.

 

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