Neanche il tempo che il Puc fosse inviato in Provincia per il parere di conformità che il Partito democratico di Orta di Atella, battagliero come sempre, ribadisce le critiche all’indirizzo della maggioranza guidata dal sindaco Angelo Brancaccio. Le accuse del Pd investono sia il piano tecnico che quello politico. Ecco il documento sottoscritto dalla sezione ortese del Partito democratico.
“Non si perde occasione, anche per comunicare la trasmissione in Provincia della documentazione inerente il PUC (che dovrà ricevere il parere di conformità dall’Ente di Corso Trieste), di polemizzare e di mistificare quella che è la legittima azione politica del Partito Democratico di Orta di Atella. Il gruppo consiliare Pd, in piena sintonia con i dirigenti locali e provinciali del partito, hanno presentato ben sei osservazioni (puntualmente respinte dalla giunta municipale) con cui evidenziano le profonde ed insormontabili lacune di un Piano Urbanistico che, così come concepito, tutelando interessi “particolari”, pregiudica, ulteriormente ed irrimediabilmente, una situazione di per se già preoccupante. Una situazione che interessa, direttamente o indirettamente, la quasi totalità della cittadinanza ortese. Abbiamo posto una serie di rilievi tecnici e normativi cui, gli esperti incaricati, hanno risposto con considerazioni “pseudo politiche” che lasciano il tempo che trovano. Ed è assolutamente falso, nonché squallido, insinuare, come è stato insinuato in più occasioni, che l’atteggiamento del Partito Democratico porta agli abbattimenti degli immobili abusivi. Come sapete, il Sindaco di Orta di Atella ha esperienza in materia di abusi edilizi. Egli stesso non perde, mai, l’occasione per ribadire che nessuno più di lui sa cosa vuol dire. In altre parole, conosce bene il problema. Meglio di chiunque altro. Se lo dice lui, allora, possiamo crederci.
Ed allora, insieme a lui, ricordiamo: 1) chi era il sindaco ed il capogruppo della maggioranza consiliare ad Orta di Atella, quando il Comune è stato sciolto per infiltrazione camorristica; 2) chi era il sindaco ed il capogruppo della maggioranza consiliare ad Orta di Atella, nel periodo in cui sono state rilasciate le licenze edilizie revocate dalla Commissione Prefettizia; 3) chi era il sindaco ed il capogruppo della maggioranza consiliare ad Orta di Atella nel momento in cui veniva commesso lo scempio urbanistico; 4) chi era il sindaco ed il capogruppo della maggioranza consiliare ad Orta di Atella, nel tempo in cui il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha sottoposto a sequestro penale circa 2.500 unità immobiliari, acquistate da persone ignare del gioco perverso che si stava facendo. La storia è storia. E quella di Angelo Brancaccio parla chiaro. Di lui vi potete fidare. Provate per credere. Fidatevi del responsabile di questo scempio urbanistico. Fidatevi di chi fa i vostri interessi. Di chi si serve delle migliori persone per farlo.
Fidatevi, perché il progetto di PUC è, già, stato acquisito dalla Procura della Repubblica. Un PUC concepito per realizzare, soltanto, nuova cementificazione e per compiere l’ennesima disastrosa speculazione edilizia. Un Puc, che sarà annullato dall’autorità giudiziaria, non per colpa nostra, ma perché viola, sistematicamente, le norme che doveva rispettare e non tutela le uniche persone che doveva tutelare. Le migliaia di famiglie che si trovano a caro prezzo negli appartamenti sequestrati. Quelle indicate dallo stesso Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in occasione dell’ultimo maxisequestro, come le vere vittime di questo sistema. La responsabilità, doppia, del prima e del dopo, è solo di Angelo Brancaccio. È inutile, quindi, affannarsi nell’addossare responsabilità di sua esclusiva competenza. Le nostre osservazioni avevano la finalità di sanare quelle case sequestrate ed avrebbero evitato una nuova umiliazione a tutta la cittadinanza. C’è, ancora, tempo, per evitare gli abbattimenti provocati da questa giunta comunale. Però, facciamo presto!”.