Nell’ordine del giorno de consiglio regionale sarà inserita anche la questione ordinanamentale della riforma delle comunità montane. A renderlo noto è un comunicato stampa dell’Uncem(unione comunità enti montani) il cui consiglio generale si è riunito oggi.  Ecco in dettaglio le richieste dell’Uncem e l’agenda di lavoro per far uscire il comparto da una crisi drammatica .

“ Si è tenuto stamane il Consiglio regionale dell’UNCEM Campania, alla presenza di Presidenti, Sindaci, Dirigenti e Tecnici delle CC.MM., aperto con il ricordo commosso e con un minuto di silenzio per Franco D’Argenio, l’operaio forestale della C.M. Irno-Solofrana morto sucida.
Sono state affrontate le spinose questioni relative allo sblocco delle risorse regionali per laforestazione campana. E’ stata, quindi, avviata un’attenta ricognizione per ciascuna C.M., che sarà pronta per l’imminente incontro politico/operativo con l’Ass. Nugnes, al quale prenderanno parte tutti i Presidenti delle CC.MM. L’UNCEM ribadisce con forza la necessità di evitare inutili strumentalizzazioni e scaricabarile, perché occorre dare risposte certe ed immediate al dramma delle migliaia di lavoratori forestali e dei nostri territori, resi sempre più vulnerabili, fragili ed esposti ad ogni calamità naturale (v. in queste ore la Sardegna), per l’assenza di significativi interventi di manutenzione del territorio. 
L’UNCEM richiede, perciò, alla Regione Campania:
1) di saldare subito i crediti certificati dagli Enti delegati per il 2011, validati anche dall’Ente Regione per circa 8 milioni di Euro, che è tenuta a riconoscere come debiti fuori bilancio; 
2) di dar corso alla liquidazione delle anticipazioni fino alla concorrenza del 90% delle assegnazioni FSC 2012, sbloccando altri circa 15 milioni di Euro per le CC.MM. che hanno completato larendicontazione in acconto e che saranno – solo così – in grado di inviare a stretto giro larendicontazione finale per sbloccare a saldo gli ulteriori 5,5 milioni di Euro;
3) attivare da subito anche l’anticipazione del 50% dei fondi PAC 2013, avendo la quasi totalità delle CC.MM. inviato la relativa programmazione. Parliamo di 30 milioni di Euro;
4) trovare immediata copertura agli interventi realizzati da alcune CC.MM. nel 2012 e non rientrati nella programmazione FSC 2012, avviata solo ad agosto. Il relativo ammontare sarà a breve certificato dagli Enti interessati;
5) ammettere a rendiconto finale gli interventi PSR 1° e 2° bando anche senza i giustificativi quietanzati, giacché le CC.MM. non sono in grado di anticipare l’ultimo 10%. Infatti, solo l’erogazione del relativo saldo, ammontante a circa 6 milioni di Euro, consentirà agli Enti di produrre tali giustificativi.
La task force attivata dall’UNCEM, composta da dirigenti/tecnici delle CC.MM. esperti nel settore, è sempre pronta a continuare ad interfacciarsi con gli Enti e la struttura regionale per agevolare, uniformare e velocizzare questi percorsi. In particolar modo per la rendicontazione dei PSR, dove permangono diverse interpretazioni non univoche dei vari STAPF provinciali, che comportano – come più volte comunicato – estenuanti ritardi e finanche a volte l’impossibilità di realizzare i progetti.
Bisogna evitare ancora ritardi e lungaggini interpretative sulle “carte”; bisogna andare alla sostanza, attivando da subito questi oltre 65 milioni di Euro, disponendone l’erogazione, almeno in parte, agli Enti prima di fine anno, perché altrimenti occorrerebbe attendere oltre maggio 2014 e le famiglie degli operai non possono più aspettare. Bisogna, infine, avviare subito anche la programmazione per il 2014, per non scontare gli stessi ritardi che stiamo subendo oggi, inserendo anche nel bilancio ordinario regionale le risorse occorrenti per il settore forestale, pari oggi a zero. 
Questi sono i presupposti fondamentali per un concreto e proficuo confronto per l’approvazione della nuova legge regionale sulla forestazione: una riforma del settore forestale di carattere multifunzionale, innovativo e produttivo, che faccia intendere che si tratta di una risorsa strategica per la crescita dell’intera Regione, complementare alle nuove funzioni delle Unioni dei Comuni Montani. 
A questo proposito, L’UNCEM ha, finalmente, visto accolta la propria richiesta di posizionare all’O.d.G. del Consiglio Regionale della Campania di domani, la legge regionale di riordino e trasformazione delle CC.MM. in Unioni dei Comuni Montani. Confidiamo ora nella sua celere approvazione.
I Presidenti delle CC.MM. ed i Sindaci dei Comuni montani della Regione Campania, richiedono infine coralmente all’intero Consiglio Regionale, al Presidente Caldoro ed all’ Ass. Nugnes di voler porre in essere ogni utile azione per sostanziare ed accogliere le suesposte legittime richieste. 
Le CC.MM. continueranno a svolgere il proprio ruolo di Ente Delegato, con la massima responsabilità possibile, rispetto alle forti criticità e drammaticità esistenti, ma chiedono chiarezza e, soprattutto, rispetto istituzionale.”

 

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