Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del gruppo consiliare del Pd di Orta di Atella sul bilancio. “Il dato politico che emerge dall’approvazione del Bilancio di previsione (così come il consuntivo 2012) è che l’importante documento contabile è stato approvato con appena 11 voti favorevoli (ovviamente sindaco compreso) su 21 componenti del Consiglio Comunale. Ancora una volta è il Sindaco a fare la differenza. Ricordiamo tutti quando il responsabile principale della “giunta dei fallimenti” giurava che se si fosse registrata anche solo un’altra defezione, non avrebbe esitato a dimettersi. Non avevamo dubbi sulla sua parola!
Un bilancio di previsione che viene discusso il 30 novembre, nel quale si omette completamente di annotare lo stato di dissesto delle casse comunali. Dissesto che, di fatto, già registriamo con l’aumento delle aliquote per tasse e servizi che sono, già, le più alte d’Italia. In questo non siamo secondi a nessuno! Dalla relazione del delegato al ramo sembrava, quasi, che si stesse parlando di un ricco comune del triveneto, mentre il Comune di Orta di Atella (Ce) si trova con milioni e milioni di euro di debiti insoluti e subisce quotidianamente delle procedure esecutive di pignoramento per insolvenza.
Non si è detto che la giunta Brancaccio ha subito sfruttato l’occasione data dalle nuove norme governative per reintrodurre l’IMU (o come si chiamerà essa) anche per la prima casa, con un aumento dell’aliquota allo 0,6%. Facendo due conti la quasi tutti i proprietari di prima casa di Orta di Atella, a gennaio, saranno chiamati a versare la differenza. È stata aumentata l’addizionale Irpef che cadrà sulle spalle (o, meglio, nelle tasche) dei lavoratori e, peggio ancora, dei pensionati, senza considerare che ad Orta, spesso, con una sola pensione sono costretti a sopravvivere famiglie di padri e figli.
Si addebitava la responsabilità della stipulazione dell’oneroso contratto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (a totale carico dei cittadini che corrispondono la tassa più alta d’Italia) ai commissari prefettizi e, quando abbiamo avuto la possibilità di espletare una gara d’appalto, anziché ridurre la spesa (abbassando, così, la tariffa), si è deciso, subito, di prevedere un aumento di organico da impegnare sul cantiere di Orta, alimentando, in questo modo, le ennesime manovre clientelari. Organico che, secondo la relazione dei commissari é, già, sovradimensionato, rispetto al territorio ed al numero di abitanti, anche quelli non censiti all’anagrafe tributaria. La coperta è corta ma la bestia deve essere sfamata. Servono soldi per mantenere la giostra delle incompetenze! Ancora spese “pazze” con incarichi, consulenze, staffisti, convenzioni professionali fra le più strane, contributi ad associazioni, di cui si conoscono solo i nomi dei responsabili, incarichi legali a seguito di contenziosi che potrebbero tranquillamente essere evitati.
E questo potrebbe essere il motivo per cui Sindaco ed esecutivo stentano a dichiarare il dissesto, in funzione del quale sarebbero impossibilitati a procedere con tali spese. Paradossalmente, quindi, viviamo, di fatto, una situazione dissestata, con l’applicazione di tasse ed aliquote fra le più alte d’Italia, continuando, però, con spese inutili che indebiteranno sempre di più il comune. Meditate”.