Il presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, ha partecipato al forum de Il Mattino “Tumori e ambiente, esperti e istituzioni a confronto” che si è tenuto presso la sala Siani del giornale napoletano.

“Spero ci sia un’inversione di tendenza dopo 25 anni di omissioni della politica, assalto della camorra, scarsezza di controlli e stupro del territori. Bisogna avviare anche una fase di corretta informazione” ha sottolineato Caldoro durante il suo intervento. Il presidente ha poi proseguito: “Oggi non è più così, ed è bene che se ne parli, ma il dato è che forse conta di più un pentito di un presidente di regione. Quando chiedevo una mano e mettevo in campo idee e proposte ero inascoltato, ed erano inascoltati cittadini e comunità scientifica. Dobbiamo dire la verità, sempre, e farlo con senso di responsabilità. Ma di un dato sono orgoglioso: noi siamo intervenuti, noi e non altri. Deve parlare la comunità scientifica. Io ho una mia idea: Il fattore ambientale incide sulla salute, bisogna però capire quanto incide”. Caldoro ha poi ha ricordato che all’inizio della sua esperienza di governo non trovò “un euro di risorse per bonifiche e depurazione” ora, invece, “abbiamo reperito 600 milioni anche grazie al sostegno dell’allora ministro alla coesione Fabrizio Barca”.

Alla tavola rotonda, moderata dal caporedattore centrale Antonello Velardi e dalla giornalista Maria Pirro, hanno preso parte il direttore scientifico del Pascale Gennaro Ciliberto, il responsabile del registro tumori Mario Fusco, l’oncologo Cesare Gridelli, il vicesegretario di Cittadinanzattiva Francesca Moccia, il pediatra Gaetano Rivezzi, il neurochirurgo Pantaleo Romanelli, il capodipartimento della salute della Regione, Ferdinando Romano, il direttore di Salute donna dell’Asl Napoli 1 Rosetta Papa. In collegamento Skype Antonio Giordano, direttore dell’Istituto Sbarro di Filadelfia.

 

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