Nessun problema nell’ultima rifinitura effettuata in una giornata quasi primaverile per il Genoa di Gasperini in vista del posticipo di domani sera a Napoli. I rossoblù anzi hanno recuperato sia il centrocampista brasiliano Matuzalem sia l’attaccante greco Fetfatzidis, entrambi alle prese con problemi fisici nei giorni scorsi, affaticamento per il primo, contusione per il secondo, ma adesso disponibili e possibili titolari dal primo minuto.
Tra i 22 convocati anche Luca Antonini pronto a riprendere il suo posto in difesa, mentre i dubbi principali riguardano capitan Portanova che potrebbe partire dalla panchina per lasciar posto a Burdisso, provato in settimana proprio in quella posizione. Di certo è un Genoa che arriva alla sfida con il Napoli forte di una classifica tranquilla, con dieci punti di vantaggio sulla terz’ultima e reduce dal successo di Livorno e dal pareggio domenica scorsa contro l’Udinese in rimonta dopo essersi trovato sotto di due reti. Gasperini, al di là delle scelte tattiche, cerca risposte dai suoi giocatori e vuole capire, come lui stesso ha dichiarato ieri, se questa squadra è cresciuta veramente come ha dimostrato nelle ultime gare. Il tecnico rossoblù inoltre è chiamato ad interrompere la serie negativa alle pendici del Vesuvio che il Grifone ha inanellato nelle ultime stagioni. L’ultimo sorriso, un pareggio a reti inviolate, infatti è del gennaio del 2010 quando alla guida del Genoa c’era proprio il tecnico di Grugliasco. Da allora tre sconfitte consecutive con un solo gol segnato e l’onta del 6-1 del 21 dicembre 2012 che costò peraltro la panchina a Malesani. Quello attuale però è tutto un altro Genoa anche se l’obiettivo primario rimane comunque la salvezza. “Il nostro obiettivo rimane lo stesso e non voglio fare tabelle – ha detto Gasperini -. Giochiamo partita per partita e vediamo quello che succede. Di certo abbiamo dimostrato anche rispetto alla gara d’andata di avere armi in più ma ora parlerà solo il campo”.