Con una solenne cerimonia, domenica scorsa si è avviato un percorso di gemellaggio tra le Pro Loco di Sant’Arpino (CE) e Calitri (AV), unite dal santo patrono S.Canio e non solo.
Una folta delegazione di santarpinesi (oltre cinquanta!), guidata dal presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, si è recata nel magnifico borgo delle colline irpine che si estende su un territorio di oltre cento chilometri fino al confine con la Basilicata.
A legare le due comunità è la profonda venerazione per San Canio (a Sant’Arpino chiamato San Canione), vescovo di origine africana che nel IV sec. d.C. visse ed operò – insieme a Sant’Elpidio – nell’antica Atella dove alla sua morte fu seppellito. Nel 789 d.C., Calitri accolse le spoglie di San Canione scegliendolo come proprio santo protettore. Non a caso moltissimi abitanti di Calitri si chiamano Canio e nel centro del paese sorge una stupenda chiesa dedicata a questo straordinario testimone di fede. Anche a Sant’Arpino c’è una chiesetta a lui dedicata situata nel luogo in cui secondo la tradizione il santo fu seppellito dal suo fratello di fede Elpidio.
Unite da questo profondo legame culturale e spirituale, le due Pro Loco si sono gemellate nel segno di una storia comune che non può essere dimenticata. A Calitri la delegazione atellana è stata accolta dalla giunta comunale, dal direttivo della Pro Loco e dal parroco della chiesa di San Canio. All’interno dell’edificio comunale si è svolta la cerimonia di gemellaggio. Fra le due comunità è nata subito una forte simpatia e si sono avviati i presupposti per uno scambio di visita in occasione della prossima Sagra del Casatiello che nasce proprio sulle ceneri della vecchia festa di San Canione secolare ricorrenza che tanta curiosità ha generato nei calitriani affascinati dal gustoso rustico di salumi e formaggi legato anche al loro santo patrono. Inoltre nel corso degli interventi culturali che si sono succeduti, essendo Calitri il paese natio del famoso cantautore Vinicio Capossela, ideatore di un importante festival, lo Sponz Fest che annualmente si svolge nella comunità irpina, si sono avviati i rapporti di collaborazione con la Rassegna Nazionale di Teatro Scuola PulciNellaMente in quanto i due eventi hanno la comune caratteristica di tenere in vita tradizioni e radici storico – culturali che in un mondo sempre più omologato e globalizzato rischiano di essere spezzate. Dopo la cerimonia, la comitiva di Sant’Arpino è stata calorosamente accolta nella Chiesa di San Canio dal parroco che ha sottolineato la grandezza spirituale del santo che accomuna le due comunità. Successivamente la Pro Loco di Calitri, con proprie guide specializzate, ha accompagnato la delegazione atellana in una vista guidata al centro storico ricco di tesori storici e archeologici e di stupendi scorci paesaggistici. Interessante la visita anche alle botteghe dove si lavora la ceramica, un’arte che da secoli si tramanda da padre in figlio, e ai casolari dove si pratica l’antico e tradizionale metodo di stagionatura del formaggio. Bilancio positivo e soddisfazione ampia è stata espressa dal presidente della Pro Loco Pezzella a conclusione della giornata che ha sottolineato: “di aver coniugato ancora una volta gastronomia e storia, svago e cultura così come nella trentennale esperienza della Pro loco di Sant’Arpino”.