“Non ne sapevo niente, sono sorpreso ma felice che stia bene”. Cosi’ don Antonio Romano, parroco della chiesa di Chiusano di San Domenico, comune in provincia di Avellino di cui e’ originario Antonio Cataldo, uno dei tre italiani di cui si erano perse le tracce in Libia.

 “Fino a qualche tempo fa abitava in un appartamento nel centro del paese, da solo. Ogni tanto parte e sta fuori per un periodo, non so a far cosa. Non sapevo neanche che fosse in Libia”, racconta don Antonio, che tornera’ a Chiusano domani mattina per celebrare la messa. Cataldo, spiega il parroco di Chiusano, “non aveva un lavoro fisso. So che aveva fatto un corso per paramilitare”.

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