CASERTA – Il Consorzio Agrorinasce, impegnato da anni nel recupero ad uso sociale, pubblico e produttivo di beni confiscati alla camorra e di sensibilizzazione sui temi della legalità, ha bandito il primo avviso pubblico della Provincia di Caserta per la costituzione dell’Albo delle imprese di fiducia che hanno denunciato il racket e che si rifiutano di pagare il pizzo.
Un’idea non nuova in Campania ma dal forte impatto simbolico e che dà un segnale concreto di vicinanza a tutte le realtà produttive positive dell’area e di Casal di Principe. “Siamo partiti dalla delibera del Comune di Napoli promossa dall’ex assessore e ora di nuovo magistrato Giuseppe Narducci, – afferma l’amministratore Delegato di Agrorinasce Giovanni Allucci – e l’abbiamo adattato e rafforzato alla nostra realtà, tenendo conto anche del grande lavoro che stiamo facendo con l’Associazione Mò Basta, insieme a tutte le associazioni di categoria e dei sindacati, contro il racket e con l’avvio del codice etico delle imprese”. L’avviso pubblico per la costituzione di un albo di fornitori di fiducia è un adempimento amministrativo di tutti gli Enti Pubblici, ma per adesso solo Agrorinasce ha inteso istituire anche una sezione specifica per tutte le aziende che hanno denunciato il racket, alle quali, nei limiti previsti dalla normativa sugli appalti, verranno affidati i lavori in economia, con lo scopo principale di sostenere la loro presenza sul territorio della Provincia di Caserta e di rafforzarne l’esempio per tutte quelle realtà produttive che continuano a pagare inutilmente il racket alla camorra. “Non ci aspettiamo per ora una grande partecipazione – spiega Allucci – non solo per il periodo feriale, ma certamente sarà crescente di anno in anno come in tutte le iniziative che abbiamo assunto. Staremo sempre vicini a chi denuncerà la camorra”.