“Il nemico più grande che possiamo avere in questo momento è la nostra stessa rassegnazione all’impossibilità del giusto e del bene”. È uno dei passaggi più intensi del “Messaggio alle città” che Mons. Angelo Spinillo ha voluto lanciare sabato 5 novembre 2016 dall’Aula Consiliare del comune di Caivano (l’Auditorium dell’I. C. “Don Milani”) A pochi giorni dalla conclusione dell’Anno Santo della Misericordia, mons. Angelo Spinillo ha parlato ai cittadini del territorio, ‘in quanto partecipi e corresponsabili della vita delle proprie comunità’, e ad alcuni esponenti delle istituzioni locali. La politica, ha osservato il vescovo di Aversa, “non è semplicemente un’amministrazione di risorse, ma una visione della città, un guardare oltre. Non è stare con lo sguardo rivolto a terra a considerare le necessità del momento, ma uno sguardo capace di alzarsi verso un orizzonte”. Significativo anche il richiamo all’esortazione di Papa Francesco alla Chiesa, che si vuole porre al servizio di un “dialogo difficile”, difficile proprio perché calato “nella società umana di questo tempo, una società umana nella quale sono moltissimi i non cittadini, i cittadini a metà o gli avanzi urbani. Un’espressione terribile che ci invita a riflettere su come l’organizzazione della città non riesca a dare a tutti la possibilità di essere davvero cittadini che partecipano della vita e, quindi, della storia dell’umanità di questo tempo”. Una strada può indicarla la misericordia, che “non è il semplice soddisfare i bisogni, ma è il coinvolgere nello stesso cammino, è chiamare ad essere insieme orientati verso la stessa meta”, perché dobbiamo poter sviluppare “una passione comune per la vita della città, che è sempre in divenire e continuamente propone attenzioni e domande nuove”.

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