È Marco Olivetti il nuovo presidente della Consulta dei disabili. Eletto il 10 giugno all’unanimità, Olivetti rappresenta l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti onlus per l’intero agro aversano e, in particolare, con il Comune di Aversa ha realizzato diversi progetti di rilievo nazionale (Biblionastroteca per Ciechi, Ciechi al Cinema, Cene e Concerti al buio etc.) ed, insieme ad altre associazioni è stato tra i promotori per la costituzione della Consulta.
Le 19 associazioni che compongono la Consulta, stanno sperimentando, da circa due anni e mezzo, per la prima volta un confronto associativo in un contesto istituzionalizzato.
All’insediamento, Marco Olivetti ha scritto al sindaco Giuseppe Sagliocco chiedendo “la definitiva rimozione e abbattimento di tutte barriere architettoniche ancora presenti in Città”, nonché attenzione “alla sorte dei sofferenti psichici del C.S.M. – centro di salute mentale – di Aversa”.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco che si è complimentato con il neo presidente della Consulta Marco Olivetti ricordando la sua “profonda conoscenza e lunga esperienza maturata in tanti anni di dedizione alla causa della difesa dei diritti dei cittadini diversamente abili”. Sagliocco ha espresso, inoltre, “perfetta sintonia con la volontà della Consulta di ricercare tutte le forme possibili e creare le condizioni più adeguate ad affrontare e risolvere gli ostacoli architettonici che ancora compromettono la qualità della vita dei diversamente abili”. Il sindaco, poi, ha scritto al Direttore Generale dell’Asl di Caserta Paolo Menduni chiedendo le “informazioni necessarie al fine di conoscere il crono programma degli interventi preordinati alla riorganizzazione e al ripristino delle attività di prevenzione e cura per soggetti affetti da disagio mentale”.
“Il Rendiconto 2013 – ha detto l’assessore Guido Rossi nel corso della sua relazione – si è chiuso con un avanzo di amministrazione di euro 7.183.704,82 (di cui circa 6,3 milioni per fondi vincolati) e, anch’esso, si è caratterizzato da una forte attenzione prestata ai residui attivi, che vengono ridotti, su certificazione dei dirigenti a garanzia di trasparenza e veridicità del documento contabile, di € 2.398.601,23, di cui € 2.109.643,48 iscritti a patrimonio. I suddetti crediti, certificati dai dirigenti quali di dubbia esigibilità, sono iscritti a patrimonio e non cancellati, con il proposito dell’Amministrazione di compiere tutti gli atti necessari per la riscossione e solo in caso di comprovata impossibilità dichiararne la conseguente inesigibilità.
Tra i residui stralciati sono annoverati, tra gli altri, delle poste di bilancio, derivanti da anni precedenti e riferentesi a finanziamenti concessi per servizi erogati e solo parzialmente rendicontati dai soggetti finanziatori e quindi riconosciuti al Comune.
Il Rendiconto finanziario 2013 registra residui attivi per un ammontare di € 98.494.047,63 di cui € 23.120.813,07 in conto competenza ed € 75.373.234,56 derivanti da annualità pregresse. I residui passivi, invece, ammontano a complessivi € 98.081.399,24 di cui 16.572.322,11 di competenza dell’anno e € 81.509.077,13 in conto residui”.
La restrizione delle rimesse statali ha molto condizionato le disponibilità finanziarie dell’Ente, è doveroso evidenziare come i trasferimenti statali per l’anno 2013 si sono ridotti di circa 1.500.000,00 rispetto all’anno precedente, pari a quasi il 23% dell’ammontare complessivo spettante, confermando, purtroppo, il trend in diminuzione che nel corso degli ultimi cinque anni ha visto ridursi le rimesse statali per circa sei milioni di euro.
E ha concluso il primo cittadino Giuseppe Sagliocco: “Nonostante la sostanziosa riduzione delle rimesse statali, quest’Amministrazione Comunale ha garantito, per l’anno 2013, i servizi essenziali e non solo. È bene ricordare che l’anno trascorso è l’anno di insediamento, nella nostra Comunità, del Tribunale Napoli Nord. Ciò ha comportato per l’Ente Comunale uno straordinario sforzo organizzativo e finanziario finalizzato a garantire ad Aversa uno dei principali presidi di legalità e di sviluppo territoriale”.