CASERTA – Sul tema particolarmente dedicato del maltrattamento ai minori, l’ASL Caserta, ha organizzato per il 25 ottobre, un Convegno dal titolo: Il bambino mal-trattato. Confronto tra le procedure nazionali e operativita’ dell’ASL Caserta.
Nel corso dell’incontro, che si terrà a partire dalle ore 9,00 presso il Grand Hotel Vanvitelli, con un’ introduzione ai lavori del Direttore Generale dell’ASL Paolo Menduni, interverranno S.E. Angelo Spinillo,Vescovo della Diocesi di Aversa, Vice Presidente CEI, Patrizia De Rose, Consigliere Presidenza del Consiglio dei Ministri – Capo Dipartimento per le Pari Opportunità, Corrado Lembo, Procuratore Generale Tribunale S. MARIA C.V., Claudio De Angelis, Procuratore della Repubblica Tribunale per i Minorenni di Roma, Carlo Solimene Direttore della Divisione Investigativa della Polizia Postale, Ernesto Caffo, Presidente Associazione S.O.S. Telefono Azzurro Onlus, Cesare Romano, Garante Infanzia Regione Campania, Domenico Perri, Direttore U.O.C. Pediatria e Neonatologia Presidio Ospedaliero S. Giuseppe Moscati di Aversa, Giuseppe Di Mauro, Presidente S.I.P.P.S., Concetta Rossi , Responsabile Psicologia Giuridica Adozioni e Affidi ASL Caserta, Maria Antonietta Moloro UOSM DS 12, Tiziana Carnevale, Associazione Spazio Donna Onlus.
I bambini e gli adolescenti presenti in Italia, sono dieci milioni e 837 mila, il 17% circa della popolazione dell’intero territorio, di questi come sottolinea la relazione aprile 2012 del Garante nazionale per l’Infanzia, è bene ricordare che un milione e 38 mila sono minori di origine straniera regolarmente registrati all’anagrafe. Nel nostro Paese, secondo il 5° rapporto di aggiornamento formulato dal Gruppo di lavoro per la convenzione sui diritti del fanciullo (CRC) i bambini che, per un rischio significativo di subire gli effetti di un maltrattamento, necessitano di interventi di prevenzione, sono stimati in circa 700 mila, equivalenti al 7% della popolazione minorile. Ma, come sottolineano gli esperti, le ragioni che hanno determinato l’allontanamento di oltre 32mila bambini portandoli a vivere in comunità e in famiglie affidatarie, non sono ascrivibili “solo” a maltrattamenti fisici e psicologici gravi, abusi sessuali e trascuratezza grave ma anche ad esperienze sfavorevoli infantili, violenza assistita, stalking, violenza telematica, punizioni corporali.
Il Convegno di giovedì nel soffermarsi su questa particolare tematica vuole essere un invito e insieme una richiesta di attenzione per ricordare di non rimanere impreparati rispetto a temi forti come quelli della violenza e dell’abbandono in particolar modo nei confronti dell’infanzia.