Il 10 Marzo 2017, alle 10:30, presso la Biblioteca del Seminario di Caserta, si presenterà ed inaugurerà il nuovo Progetto WORK OUT, per la tutela legale, l’accoglienza protetta, e il reinserimento socio-lavorativo degli stranieri vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato. Il progetto, finanziato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), sarà presentato dal direttore della Caritas Diocesana di Caserta, don Antonello Giannotti, il Capo Procuratore di Santa Maria Capua Vetere, la dott.ssa Maria Antonietta Troncone, e Caritas Nazionale, nella persona della dott.ssa Manuela De Marco. L’ avvio del Progetto è visto dalle autorità e dalle realtà associative impegnate sul tema con particolare interesse, soprattutto per via della stagione agricola che si appresta ad avviarsi in tutto l’agro aversano. Inoltre, le modifiche che a settembre del 2016 sono state applicate all’art.603 bis del codice penale, in materia di reato di sfruttamento lavorativo e caporalato, hanno creato non poche aspettative verso i controlli che saranno messi in atto dall’Ispettorato del Lavoro e il corpo del N.I.L. dei Carabinieri quest’anno. Il progetto WORK OUT intende essere un sussidio in più non indifferente: i migranti che denunciano spesso divengono vittime di violenze, minacce e ritorsioni, e quindi necessitano di un’accoglienza protetta. Inoltre, il sistema del caporalato è spietato, chi si rivolge alle forze dell’ordine è fuori: si perde ogni possibilità di essere arruolati ancora a giornata. Questo rappresenta una catena non da poco, perché il migrante finisce per accettare ogni condizione lavorativa pur di poter sopravvivere. Per questo il progetto offrirà ai migranti che denunciano percorsi di reinserimento socio-lavorativo.