“Almeno sessanta profughi arrivati in Italia durante la crisi libica dello scorso anno si sono visti in questi giorni respingere la richiesta di asilo politico dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Caserta. Tra questi anche cittadini del Mali dove è attualmente in corso una guerra civile”.
E’ quanto afferma la responsabile del Dipartimento Immigrazione della Cgil Caserta Emanuela Borrelli che spiega che la “Commissione continua a confermare il suo indirizzo e sembra non entrare nel merito di alcuna situazione o storia particolare; ci sono tra l’altro anche cittadini del Niger, contagiato proprio in questi giorni dalla crisi maliana”. I sessanta profughi, provenienti anche dal Ciad, dalla Costa d’Avorio, dalla Nigeria, altro paese dove la tensione per motivi religiosi è altissima, fanno parte di un gruppo di 200 immigrati alloggiati presso l’Hotel Regina di Casagiove (Caserta). Altri mille sono invece sparsi in diversi alberghi e comunità di accoglienza della provincia di Caserta; tutti hanno un permesso provvisorio in attesa della risposta sulla domanda di asilo. “Mi sembra che la Commissione stia affrontando tutte le situazioni in maniera piuttosto superficiale – prosegue la Borrelli – speriamo che le notizie che arrivano da alcuni paesi africani la spingano a cambiare impostazione, quantomeno ad essere più meticolosa. Queste persone hanno già sofferto tanto per arrivare in Italia dopo essere stati trattati come schiavi in Libia”.