SAN CIPRIANO D’AVERSA – Il ritmo ancestrale della tammorra risuonerà venerdì sera nel parcheggio della Chiesa dell’Annunziata, in via Roma, a San Cipriano di Aversa (al confine con Casapesenna) per chiudere festosamente la prima giornata di un nuovo ricco week end del Festival dell’Impegno Civile, la rassegna italiana interamente realizzata sui beni sottratti ai clan, promossa dal comitato Don Peppe Diana e da Libera Coordinamento di Caserta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Canti e balli popolari della tradizione campana con il concerto di Marcello Colasurdo e Michele Oliva con i Viva Popolo saranno protagonisti della serata organizzata in collaborazione con il Festival della Tammorra che seguirà l’incontro pomeridiano sul tema “Lavoro e sviluppo per la nostra terra. Verso il marchio sanitario di qualità sanitaria Ambientale, Agroalimentare  e dell’Allevamento in Regione Campania” che si terrà nel bene confiscato di San Cipriano al vico II Caterino. Previstigli interventi del Vescovo di Aversa Angelo Spinillo, degli assessori regionali all’agricoltura e all’ambiente Daniela Nugnes e Giovanni Romano, del consigliere regionale Gennaro Oliviero, del dottor Antonio Marfella, del coordinatore di Agroinsieme Campania Salvatore Ciardiello e del presidente del consorzio NCO Giuliano Ciano. Nel corso della giornata, inoltre, la degustazione di prodotti tipici, le mostra artistica di Giovanni Pirozzi e quella fotografica di Mauro Pagnano con il progetto “cos’e pazzi”. Sabato 20 addirittura un triplo appuntamento: si parte dalla mattina alle 11,00 con il flash mob “Balziamoci su” che vuole riportare l’attenzione su un bene confiscato potenzialmente di enorme valore come la tenuta agricola “La Balzana” a Santa Maria La Fossa già sede della Cirio ma oggi ancora non riutilizzata e abbandonata. Il pomeriggio alle 18,00, sempre nel bene di vico II Caterino di San Cipriano arriveranno i giornalisti e scrittori Giovanni Tizian e Ilaria Urbani che, moderati da Michele Docimo di Notizie Migranti,  presenteranno i loro rispettivi ultimi libri “La nostra guerra non è mai finita” (ed. Mondadori), e “La buona novella. Storie di preti di frontiera” (ed Guida). Tizian, per il suo impegno e le sue denuncie, è oggi costretto a vivere sotto scorta, e nel suo libro autobiografico che parte dall’omicidio del padre nel 1989, racconta la ‘ndrangheta e la Locride, ma anche dell’infiltrazione delle ‘ndrine in Lombardia, nel resto d’Italia e in Europa.  La testimonianza di Tizian si intreccerà con quelle dei preti di frontiera come Alex Zanotelli, Domenico Pizzuti, Fabrizio Valletti, Antonio Loffredo che si raccontano alla giornalista Ilaria Urbani in un libro dedicato a Don Peppe Diana con la prefazione di Roberto Saviano. Sempre sabato, infine, dalle 15 e fino a sera, a Quindici, ad Avellino, nella villa “CentoQuindici passi”, che, sottratta ai Graziano diventerà un maglificio gestito da una cooperativa di giovani del territorio, la giornata “Trame di condivisione. Trame di responsabilità”, con workshop, la tavola rotonda sul progetto del maglificio, degustazioni e il concerto dei “Makardia. Musica del popolo”.

 

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