CASERTA. L’edizione del 2017 del Premio Internazionale per la Pace Donna Coraggio è stato dedicato alla memoria di “Stefania FORMICOLA” vittima di femminicidio. Il tema affrontato quest’anno dal “Movimento Ambasciatori per la Pace del Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio”, (di cui ideatrice è la Presidente Agnese Ginocchio), è stato appunto il femminicidio. La Cerimonia si è svolta nella mattinata del 4 Maggio 2017 presso l’ITS “M.Buonarroti”. Nel nome di Stefania vittima e martire di una inaudita barbarie, quella del femminicidio, sono intervenuti Ospiti importanti dalla Provincia di Caserta e dalla Campania, a sostenere la causa e che con il loro contributo hanno notevolmente arricchito l’evento accendendo un fuoco di impegno disarmante per contrastare ogni forma di violenza e di indifferenza. “Mai più a ogni forma di violenza sul corpo femminile e ad ogni violenza di genere. Occorre ripartire dall’educazione, dai valori fondanti e dal rispetto l’uno verso l’altro. E’ importante soprattutto la prevenzione. Occorre denunciare ed avere fiducia nelle Istituzioni. Oggi, rispetto al passato, grazie ai centri antiviolenza che stanno sorgendo un po’ ovunque, la donna ha la possibilità di essere seguita e accompagnata per ricevere assistenza e soprattutto non sentirsi sola. E’ in corso l’approvazione di una legge finalizzata a offrire sostegno e assistenza alle donne che subiscono violenze e ai figli che dalla piaga del femminicidio rimangono orfani sia di padre che di madre. La manifestazione si è svolta presso l’Aula magna dell’ ITS M. Buonarroti di Caserta diretto dalla dinamica e appassionata Dirigente Scolastica Dott.ssa Vittoria DE LUCIA, impegnata da anni sulla difesa dei diritti dei più deboli e delle pari opportunità, la quale sin dall’inizio ha aderito all’iniziativa aprendo le porte della sua scuola. L’evento, svolto in collaborazione con “l ITS “M. Buonarroti” di Caserta, ha visto il Patrocinio e l’adesione dell’ “Osservatorio regionale sul Fenomeno della Violenza sulle Donne della Regione Campania”, dell’ Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Caserta Dott.ssa Francesca Sapone( impedita a partecipare per motivi di lavoro), della Città di Caserta, della Città di San Marcellino D’Aversa, dello Sportello antiviolenza “Libera dalla Violenza”. Gli Ospiti intervenuti a sostegno della giornata sono stati: L’ Assessore Rita Martone alle Pari Opportunità, Accoglienza, immigrazione, Innovazione dei Servizi Demografici e delle relazioni con Pubblico. delegata dal Sindaco di Caserta Avv Carlo Marino; Consigliere Comunale Francesco Dongiacomo, delegato del Sindaco Anacleto Colombiano di San Marcellino d’Aversa; La Dott.ssa Antonella Formicola, Criminologa, criminologia clinica e scienze investigative( che sta seguendo il caso della famiglia Formicola); L’ Avvocato penalista Libera Cesino, Resp. Diritti Umani. Presidente Sportello “Libera dalla violenza”( legale della famiglia Formicola); La Dott.ssa Francesca Beneduce, già Presidente della Commissione Regionale alle Pari Opportunità Campania; La Dott.ssa. Rosaria Bruno, Presidente dell’ Osservatorio regionale sul Fenomeno della Violenza sulle Donne; Il Dott. Antonio Del Monaco, Psicologo, Direttore Centro di Ascolto A.Na.Vo. e “Sorgente Educativa”; La Dott.ssa Daniela Monfreda, Ass. “Noi Voci di Donne” responsabile di Centri antiviolenza; La Prof.ssa Maria Cristina Napolitano, Ass. “La Piazza Contro la violenza sulle Donne”; La Dott.ssa Norma Naim, già Dirigente Regione Campania, Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità; L’ Operatrice Carmen Medaglia, Educatrice, Formatrice Sociale e di Comunità Soc. coop. Sociale “ Il Faro ar.l ”; La Dott.ssa Loredana Raia, Consigliera Regionale con delega alle Pari Opportunità e alle Politiche di genere delegata dalla Presidente del Consiglio regionale della Campania on. Rosetta D’AMELIO; Il Luogotenente della stazione dei Carabinieri di Caserta Antonio Morrone, delegato del Comandante provinciale dei Carabinieri Alberto Maestri. La Famiglia di Stefania Formicola, con la Mamma Adriana, il papà Luigi, la sorella Fabiana e la zia, che indossavano la maglietta con il volto di Stefania, a cui è stato conferito il Premio alla “Memoria di Stefania” insieme al piccolo bonsai dell’ulivo della Pace a lei dedicato. Questa la Motivazione del premio declamata dal moderatore prof. Ponsillo, prima della consegna, da parte della Presidente e dei Soci del Movimento per la Pace: ” A Stefania, una vita spesa per la famiglia, oggi simbolo del martirio della violenza brutale dell’uomo. La Nonviolenza sia stile di una Vita per la Pace”. “Mai più Violenza sulle Donne!” La testimonianza della Madre di Stefania ha fatto commuovere molti studenti presenti alla manifestazione, i quali le hanno posto anche delle domande. A loro è stato affidato il messaggio di essere sempre promotori di valori, di costruire la Pace e di difendere i propri sogni, e quello infine di non sentirsi mai soli. La Dirigente scolastica De Lucia, rivolgendosi ai suoi alunni ha fatto capire che potranno contare sempre su di lei incondizionatamente, in lei potranno avere anche un punto di riferimento per ogni situazione. Dopo la consegna del premio alla Famiglia Formicola, il Movimento per la Pace ha conferito alla Dirigente scolastica De Lucia un Attestato di “Encomio di Pace” iquale particolare segno di ringraziamento per l’impegno profuso ed inoltre a tutti gli Ospiti convenuti un Attestato speciale di Benemerenza per l’importante contributo apportato all’evento. Ha moderato i lavori della giornata il prof. Gino Ponsillo vice Presidente del Movimento per la Pace. Insieme alla Presidente dell’ente promotore dell’evento Agnese Ginocchio, sono stati presenti i Soci: prof.sse Rosa Arbolino, Daniela Truocchio e Angela Calabretti, Andrea Pioltini ed il volontario Pasquale Biondi. Giornata, emozionante e piena. Unanimi sono stati i messaggi lanciati nel respingere ogni forma di violenza con l’azione contraria: la forza della Nonviolenza, che comporta il rispetto, la tolleranza, il dialogo, l’ amicizia, il sostegno, la fiducia, il sapersi emozionare sempre difendendo i propri sogni e amare incondizionatamente rispettandosi a vicenda. Questi tutti sono gradini che formano una grande scala, e che percorrendoli tutta si raggiunge il valore Madre che è all’apice, ossia la Pace, dono supremo dell’umanità. Il mondo, l’uomo e questo tempo che hanno smarrito la strada dei valori essenziali, hanno necessariamente bisogno di Pace per ripristinare l’equilibrio, il senso ed affermare la sacralità della vita. L’assenza di questo valore infatti, genera squilibri, violenze e guerre nel mondo. Per combattere il femminicidio occorre contrastare e fermare questo crimine contro l’umanità con tutti i mezzi e gli strumenti a disposizione : dall’educazione alla nonviolenza e al rispetto delle relazioni alla sensibilizzazione sociale, dall’ informazione alla denuncia tempestiva di atti di violenza fino all’inserimento della pena nei confronti di stalle e aggressori. Al di là di ogni credo religioso o filosofico, la vita è un diritto inalienabile e prezioso che va quotidianamente valorizzato e salvaguardato. Chi nutre sentimenti di egoismo e di possessività, non rispetta la libertà dell’altro, di conseguenza non può neanche nutrire amore. Non chiamiamolo allora amore malato: è femminicidio. Occorre cominciare a chiamare le cose con il proprio nome. Prendendo atto che non si tratta di emergenza ma di una vera e propria guerra. E per vincerla bisogna puntare sull’educazione e l’affermazione dei valori insegnandoli sin da piccoli, e come adulti essere esemplari. Infine assicurare quelle condizioni necessarie per una vita dignitosa e sicura, in quanto anche l’instabilità, la precarietà e la mancanza di lavoro possono degenerare a gesti di violenza.

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