Piedimonte Matese- Dall’otto maggio al quattordici giugno si svolgerà il “Festival della Parola” organizzato dalla diocesi di Alife e Caiazzo. E’ la prima volta che evento di questa portata viene organizzato nel sud d’Italia. Un programma di ben ventidue incontri .Tra gli ospiti il direttore di “Famiglia Cristiana”,Don Antonio Sciordino,Claudia Koll, il magistrato Franco Roberti capo della procura nazionale antimafia che sarà intervistato da don Tonino Palmese vicario episcopale della carità della diocesi di Napoli e rappresentante dell’associazione Libera guidata da don Ciotti. Le ragioni e le caratteristiche del festival che si svolgerà nelle piazze , nelle chiese di Piedimonte Matese ed Alife sono state illustrate ieri sera dal vescovo Mons. Valentino Di Cerbo e dal parroco della parrocchia di Ave Gratia Plena, don Emilio Salvatore. “Occorre snebbiare la vita pastorale e mettere al centro della vita cristiana e delle parrocchie, troppo spesso ed ancora soffocate da devozionismi , la Parola di Dio” ha dichiarato il vescovo. Un chiaro richiamo al fondamento ed alimento della fede ma anche per i contatti con altri dimensioni della vita sociale : “è la Parola la modalità scelta da Dio per entrare i comunione con gli uomini e stabilire un patto d’amore e si rivolge ad ogni uomo, credente o non credente invitandolo a camminare nel rispetto reciproco e nella costruzione di un nuovo mondo” ha aggiunto il vescovo Di Cerbo . “ Siamo un territorio piccolo, in termini geo- culturali, anche se esteso, dove le relazioni e quindi la comunicazione sono relativamenti più facili ma vi è la necessità di più profondità. In tal senso occorre superare certe forme statiche di identità religiose e quindi dare dinamicità e movimento allargando gli orizzonti del confronto” ha detto don Emilio mettendo in rilievo la portata popolare del Festival con proposte ed approcci di diverso tipo. Saranno impegnate le parrocchie , i gruppi associativi ecclesiasti, le scuole del territorio gli operatori pastorali : insomma tutte le realtà dell’articola presenza della diocesi potranno mettersi in movimento per dare testimonianza del “Cristo Risorto” e contribuire alla rinascita del territorio così provato sul piano materiale e spirituale. Saranno presenti studiosi , biblisti, docenti universitari , artisti.
Michele Martuscelli