Il festival dell’impegno civile fa il bis. Nella giornata di venerdì 24 giugno, settima e ottava tappa della kermesse promossa dal Comitato don Peppe Diana e da Libera coordinamento provinciale di Caserta: a Napoli presso la “Casarella di Fiammetta” in via Santa Teresella degli Spagnoli, bene confiscato gestito dagli scout AGESCI zona Napoli, e ad Aversa, nell’area dell’ex manicomio civile riqualificata dalla Fattoria Sociale “Fuori di Zucca”. “Fili di Coraggio – Una Rete per i Quartieri Spagnoli”, questo il titolo della tappa napoletana, si pone l’obiettivo di fare rete nella realtà dei Quartieri Spagnoli e di coinvolgere la cittadinanza nelle attività del bene confiscato. A partire dalle ore 16, un laboratorio di disegno e manualità per bambini, un aperitivo finalizzato alla conoscenza delle realtà locali e gli interventi di Giuseppe Centomani Direttore del Centro Giustizia Minorile campano, di padre Angelo Berselli parroco di San Giorgio Maggiore e dell’associazione antiracket Addio Pizzo. La tappa speciale di Aversa coincide con l’iniziativa “Bocconi di storia – le eccellenze di Terra di Lavoro”: una serata per conoscere e riscoprire la bellezza e le potenzialità del territorio, attraverso prodotti, storie e tradizioni. Nel corso dell’iniziativa, organizzata dal Consorzio di cooperative sociali N.C.O. in collaborazione con l’agenzia di comunicazione sociale Etiket e “I Figli di Cibele, è prevista una tavola rotonda con l’intervento dei consiglieri regionali Gennaro Oliviero e Vincenzo Viglione, il vicepresidente di Slow Food Campania Alberto Capasso, il commissario dell’Istituto Zooprofilattico di Portici Antonio Limone e il Segretario Generale FIM CISL Marco Bentivogli. A chiudere quest’ottava tappa del Festival dell’Impegno Civile sarà la musica impegnata degli ‘O Rom e di Daniele Sepe: un concerto live ad ingresso gratuito di suoni e ritmiche originali, suggestive e trascinanti che farà da cornice alla degustazione di prodotti d’eccellenza realizzati da cooperative sociali che lavorano sui beni confiscati alla camorra e aziende profit, con cui la rete di cooperative sociali ha avviato da alcuni anni percorsi di responsabilità sociale condivisa.

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