SAN CIPRIANO D’AVERSA – Domani giornata ricca di appuntamenti per il Festival dell’Impegno Civile. Dopo la tappa odierna a Casalnuovo dedicata alla memoria di Andrea Nollino e di tutte le vittime innocenti di criminalità con il battesimo della cooperativa ARS, dedicata ad Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore de Falco, doppio appuntamento domani per la kermesse itinerante realizzata sui beni confiscati della Campania e promossa dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera Coordinamento Provinciale di Caserta.
Alle 17,30 l’incontro promosso da “Un forum per il cambiamento” al bene confiscato di Via Ruffini a San Cipriano d’Aversa per discutere di volontariato ed economia sociale. Prestigiosi gli ospiti, tra cui il professor Giovanni Moro, presidente di FONDACA – Fondazione per la cittadinanza attiva, dell’Università di RomaTre, e figlio del grande statista barbaramente assassinato dalle BR. Con lui Carlo Borgomeo Presidente della Fondazione per il SUD, Marco Musella Preside di Scienze Politiche della Federico II, Caterina Arcidiacono e Michele Mosca docenti della Federico II, Renato Frisanco ricercatore esperto di volontariato, Renato Natale Presidente della Jerry Essan Masslo, Simmaco Perrillo in rappresentanza delle cooperative sociali del territorio. «Una tappa molto importante per discutere di quell’economia sociale che sui nostri territori sta determinando, proprio a partire dai beni confiscati, un nuovo modello di sviluppo sostenibile e inclusivo» affermano i promotori del Festival «Siamo felici delle tante prestigiose presenze che sicuramente porteranno un importante contributo a quanto si sta realizzando, soprattutto siamo onorati di poter ospitare sulle Terre di Don Peppe Diana il professore Giovanni Moro, che con la sua storia personale e familiare testimonia proprio l’impegno civile che con questo festival vogliamo promuovere». Alle 18,30, invece, a via Santa Teresella degli Spagnoli 21, ai Quartieri Spagnoli di Napoli, nell’appartamento confiscato al clan Mariano, l’Agesci zona Napoli organizza l’incontro “Protagonisti per liberare chi libero non è”, con un gruppo scout di Prato che lo scorso anno aveva vissuto i campi di Estate Liberi a Sessa Aurunca. Porteranno una mostra su quell’esperienza e sarà proiettato un video sul riutilizzo del bene confiscato ai Quartieri «A partire da questo appartamento di poco più di 70 mq» afferma Luca Brignone di Agesci Napoli «in collaborazione con le parrocchie e le altre associazioni, si realizzano dal 2004 attività sociali per l’intero quartiere: dal doposcuola all’animazione di strada, dal sostegno scolastico a quello per disabili fino all’educazione alla legalità. Ma soprattutto» dice Brignone che con l’Agesci lavora anche nella comunità dei minori in misura cautelare a Nisida «il riutilizzo del bene confiscato rappresenta un modo perché tanti ragazzi scout che vengono da altri quartieri si riapproprino di un pezzo della città che non conoscono e altrimenti tenderebbero ad evitare per convinzioni spesso pregiudiziali. Ed è bello vedere, invece, che proprio questi ragazzi stringono rapporti e amicizie vere con chi vive nei Quartieri Spagnoli, scoprendo un pezzo di Napoli che imparano a sentire proprio, superando steccati e determinando nuovi percorsi di cittadinanza attiva e consapevole».