«Se ancora nel nostro Paese ci sono luoghi in cui pure una processione devia il suo percorso per rendere un disgustoso omaggio ai boss, tradendo e offendendo la religione, il sentimento religioso e dignità civile, c’è chi invece, proprio a partire dalle case, dalle ville, dai terreni tolti ai clan costruisce possibilità nuove, migliori, di riscatto dei nostri territori. Sono Le Storie PerBene che stiamo incontrando e raccontando in questo Festival, e questa settimana, da Parete a Posillipo, passando per Trentola e i Quartieri Spagnoli fino ad arrivare a Baia Verde, ancora arricchiremo questo straordinario viaggio che incontra una Campania e un’Italia migliore». Gli organizzatori del Festival dell’Impegno Civile, la prima manifestazione in Italia interamente realizzata sui beni confiscati, promossa dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera coordinamento provinciale di Caserta, presentano così la nuova intensa settimana di appuntamenti. La quindicesima tappa di questo “giro del bene” è per domani a Parete, dove, dalle 20,00, alla Casa dell’Impegno Civile di via Ugo la Malfa, Parco del Sole, si ripercorrerà la storia contro la camorra della città, attraverso il confronto tra quanti si sono avvicendati alla carica di primo cittadino, da Luigi di Marino a Antonio Orabona, da Luigi Verreggia a Pietro Ciardiello, da Pietro Volpe all’attuale sindaco Raffaele Vitale. L’incontro, moderato dall’assessore alla legalità Marilena D’Angiolella, vedrà la partecipazione di diverse associazioni territoriali.

E subito dopo la conclusione della serata la carovana del Festival proseguirà il suo cammino per essere giovedì a Napoli e Trentola Ducenta, una doppia tappa tra via Petrarca a Posillipo e via Romaniello dalla Compagnia dei Felicioni. Sulla spettacolare terrazza con vista sul golfo della Gloriette, che era la villa del re del contrabbando, Michele Zaza, ed oggi è un centro polivalente dove la cooperativa L’Orsa Maggiore si occupa dei ragazzi fragili del territorio, dalle 17,00, la tappa “Ridiamo per bene” con uno spettacolo di e con Stefano Sarcinelli, e un aperitivo per gustare il tramonto. Alle 17,30, invece, in quello che è stato tra i primi beni confiscati riutilizzati in Campania, Vittorio Savino ed Erminia Merolla racconteranno la storia di questa casa famiglia gestita dalla Comunità di Capodarco, eccellenza tra le esperienze di riutilizzo dei beni confiscati in Italia. A seguire lo spettacolo “Storia spettacolare di Guyelmo El Pesado” scritto da Maurizio Braucci per la regia di Davide Iodice e l’interpretazione di Antonella Monetti. La serata si concluderà con un laboratorio di tango.

Gli ultimi due giorni del festival sono invece nel segno delle donne. Venerdì, alle 11,00 si torna a Napoli, alla Casa del Giornalista di Vico Caricatoio ai Cariati, nei Quartieri Spagnoli, dove il Coordinamento Giornalisti Precari della Campania in collaborazione con Radio Siani, hanno organizzato l’incontro Raccontare le ecomafie, che con Palma Kaiser (Rete Kommons) e Chiara Bellisario (coordinamento Comitati Fuochi) metterà al cento il ruolo delle donne nelle lotte in difesa del territorio.

Sabato, infine, si torna nel casertano, a Baia Verde, in quella che era stata la casa di Pupetta Maresca ed oggi è la sede della sartoria sociale “La Casa di Alice”, gestita dalla cooperativa tutta al femminile e multiculturale “Altri orizzonti”. Donne italiane e migranti, donne PerBene, che dalle 18,00 si racconteranno con il neo sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo e la presidente dell’associazione “Mondo senza confini” Mary Osay, per poi dare spazio alla sfilata della nuova collezione “made InCastelvolturno”. La mostra fotografica di Sestino Letizia accompagnerà le degustazioni di cibi italiani e africani fino alle 21,00, quando salirà sul palco l’Orchestra Multietnica Mediterranea, ensemble di 13 elementi provenienti da otto Paesi diversi nata alle pendici del Vesuvio. La loro musica di storie e suoni del Mediterraneo accompagnerà la conclusione della diciannovesima tappa del festival.

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