GIOIA SANNITICA – Fu fatto prigioniero in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, Ernesto Pasticcio. Poi più nessuna notizia fino a qualche mese fa. Ritorna nella sua Calvisi il 4 novembre. E a celebrare il suo ritorno in patria anche il giornalista e scrittore Aldo Cavallo. Il 4 novembre, com’è noto, ricorrono due importanti eventi: la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Si è soliti rendere omaggio, in questa giornata, a quanti hanno perso la vita per assicurare agli italiani un Paese unito ed un futuro migliore. Ma le celebrazioni di quest’anno a Gioia Sannitica si caricano di una solennità speciale per il ritorno in patria proprio di uno dei militari che ha pagato con la vita la sua partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale. La cerimonia avrà inizio a Gioia centro a partire dalle 8:30 del mattino, quando cioè si celebrerà la Santa Messa, presso la chiesa di San Felice, officiata dal parroco Don Giuseppe Oropallo. Dopo la Santa Messa si procederà con la solenne deposizione della corona commemorativa dinanzi al Monumento ai Caduti di Piazza Municipio e al tenente Leopoldo Francomacaro. Le celebrazioni si sposteranno poi nella frazione di Calvisi, luogo natio del Milite che fino a qualche mese fa risultava essere disperso dopo essere stato deportato in Germania. Per le ore 10:00 è previsto, dunque, un incontro presso Piazza Mario Conte dove si procederà alla solenne accoglienza del Milite Ernesto Pasticcio, le cui spoglie saranno accolte anche con una Santa Messa, presso il Santuario di San Liberato, officiata da Don Fernando Stocchetti. Alle 11:30 la cerimonia proseguirà con degli interventi degli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale di Gioia Sannitica. Faranno seguito gli interventi delle autorità è la speciale testimonianza dello scrittore e giornalista Aldo Cavallo che si rivolgerà soprattutto agli studenti nel raccontare il suo libro dal titolo Volti Dimenticati, una raccolta di testimonianze di guerra. Una raccolta di racconti, il suo libro, che fanno scoprire gli atti di solidarietà quotidiana durante l’occupazione tedesca. Caserta, durante il periodo della seconda guerra mondiale fu la seconda provincia d’Italia per numero di vittime e Aldo Cavallo ne ha raccolto una significativa testimonianza. Dunque seguiranno gli interventi istituzionali, il saluto delle autorità presenti e del sindaco Michelangelo Raccio. La deposizione della corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti e il successivo corteo fino al cimitero dove sarà data degna sepoltura al militare chiuderanno le celebrazioni.

 

 

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