Un dialogo aperto, non preparato, in cui ha risposto a cinque domande quello tra papa Francesco e i 19 vescovi, salutati uno ad uno, e i 123, sacerdoti, a loro volta salutati uno ad uno, nella Cappella palatina della Reggia di Caserta. Il Papa ha introdotto l’incontro affermando: “Qui c’è un discorso preparato però tra noi preferisco parlare a braccio”, quindi li ha invitati a porre domande. I quesiti hanno riguardato la fraternità sacerdotale, i temi ecclesiali, come si può essere preti diocesani oggi, come essere chiesa locale oggi alla luce dell’insegnamento di Francesco. Il Papa, è stato riferito, ha risposto con grande libertà e ha sottolineato due elementi essenziali, quello della creatività e quello della vicinanza, esser vicini alla propria gente, del territorio, essere in una dimensione dialogica ma senza venire meno alla propria identità pur però essendo consapevoli che nemmeno si può scartare a priori ciò che dicono e pensano gli altri.

 

 

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