CASERTA – Con la sua scomparsa Mario Pignataro lascia un vuoto profondo nella vita sociale, politica e culturale della nostra provincia. Insieme a Peppino Capobianco, Andrea Ianniello, Andrea Sparaco ed altre personalità della sua generazione, può essere ricordato come un costruttore di democrazia”, come uno dei protagonisti più impegnati per la rinascita di Terra di Lavoro nel secondo dopoguerra:  come operaio, militante e dirigente sindacale, in prima fila nelle lotte per la conquista delle terre incolte; sempre a fianco degli operai tessili delle seterie della  sua borgata S. Leucio e delle tante vertenze che segnarono gli anni della industrializzazione (come quella emblematica della Saint Gobain), in difesa dei  fondamentali diritti sociali ed umani.

Giovanissimo si iscrisse al PCI all’età di vent’anni e fu tra fondatori della Camera del Lavoro di Caserta, di cui fece parte come segretario dal 1958 al 1961. Più volte incarcerato e processato per aver organizzato le lotte sociali degli anni ’50, s’impegnò anche nell’attività politico istituzionale come consigliere comunale a Caserta dal 1947 al 1950 e poi dal 1960 al 1980. Negli ultimi anni della sua vita prese parte attiva alle iniziative del mondo del volontariato dedicate ai temi della memoria storica ed economica, in particolare dell’Auser.

Sicuramente va annoverato tra gli intellettuali meridionali più attivi ed impegnati, dimostrando molta tenacia anche negli studi, conseguendo a quarant’anni la laurea in Economia e Commercio. Poi si è specializzato nelle ricerche storiche e politiche. Eramolto orgoglioso di alcuni riconoscimenti, come quello ricevuto nel 1981 con una borsa di studio ISVEIMER per una ricerca sul “modello di sviluppo casertano e la questione meridionale”. Particolarmente intensa fu la collaborazione con varie testate giornalistiche e riviste specializzate (a partire da Il Mattino).

Ancora più rilevante è stato il contributo alla ricostruzione della storia economica di Terra di Lavoro, con alcune opere che rimangono fondamentali per chiunque voglia approfondire la nostra realtà: a partire dalle  monografie di storia del movimento operaio, come “La situazione nelle campagne e le lotte contadine nel secondo dopoguerra” (L’Aperia, 1999); “Quando S. Leucio era la città della seta” (CGIL, 2004), per citarne solo alcuni.  Così come le pubblicazioni sull’economia casertana: dalla “Storia economica della provincia di Caserta 1945-2005” suddivisa in quattro volumi, a “L’economia casertana 1993-1997” che riceverà il premio Alberto Beneduce, fino all’ultimo volume con la  presentazione del prof. Achille Flora, della Facoltà di Economia della SUN

Di lui va ricordato il forte senso civico ed impegno sociale (come dice Franco Cassano in un suo bel libro, si potrebbe definire un vero “homo civicus”, l’emblema del vero cittadino attivo da proporre alle nuove generazioni). La sua vita era caratterizzata da una costante tensione civile e culturale, capace di coniugare insieme  la  partecipazione, passione umana e riflessione critica. Fin negli ultimi momenti in cui le forze gli consentivano di uscire era partecipe alle attività delle “Piazze del sapere” e della vita socio-culturale della città, in cui portava sempre il suo contributo di uomo colto e curioso, di profonda umiltà e disponibilità al confronto – doti sempre più difficili a ritrovare nei nostri tempi. Per questo ha sempre mantenuto bei rapporti con alcune personalità ed enti, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fino a quello della Camera di Commercio in carica Tommaso De Simone, con il quale aveva messo a disposizione le sue competenze per rilanciare la Biblioteca del sapere economico di Terra di Lavoro)

Con lui ho avuto modo di collaborare mettendo a disposizione tanti materiali e documenti della nostra realtà sociale e culturale. Di recente mi aveva chiamato per dirmi che stava lavorando ad una rielaborazione delle sue ricerche di storia dell’economia locale. Spero che questi materiali siano tra sue carte per poterli consultare e diffondere. A tal fine la rete delle Piazze del Sapere intende organizzare un incontro per ricordare degnamente la sua memoria in un luogo come la libreria Feltrinelli (di cui era assiduo frequentatore), concordando con i familiari data e modalità.

Pasquale Iorio, ex Segretario CGIL Caserta Caserta

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