CASERTA – Il Comitato don Diana e Libera Caserta, si schierano al fianco di tutti i cogestori dei budget di salute e delle cooperative sociali impegnate, attraverso questa metodologia socio- sanitaria, largamente riconosciuta per i suoi eccellenti risultati sulla persona, nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alla camorra.
“Per troppo tempo, il territorio casertano ha pagato i ritardi burocratici e gli ostacoli posti consciamente o inconsciamente dalla mala politica e come testimoni della trasformazione di queste terre di camorra in Terre di don Diana non possiamo starcene in silenzio. Non possiamo dimenticare e cancellare con un colpo di spugna il cammino fatto fino a questo momento come cittadini attivi ed è per questa ragione che chiediamo a tutti i soggetti interessati, a vario titolo e a diverso livello di prendere incoraggianti provvedimenti. La delegittimazione del sistema potrebbe provocare una pericolosa sovraesposizione dei cooperati e dei cogestori. Gli uomini e le donne di questo popolo hanno bisogno di fatti concreti e non di semplici promesse. Adesso, basta!”.