CASERTA . La “ludopatia” o G.A.P. (Gioco d’azzardo compulsivo) è una patologia che in Italia interessa circa un milione e seicentomila persone. Ogni anno sempre più uomini, donne, anziani, giovani e giovanissimi, per i più diversi motivi, cadono vittime di un impulso irrefrenabile: giocare d’azzardo fino a rovinarsi la vita. Le ultime statistiche pubblicate su questo triste fenomeno riportano dati assolutamente preoccupanti: circa il 5% della popolazione del pianeta soffre di questa vera e propria piaga sociale. Per quanto riguarda l’Italia, a differenza di quanto accadeva nel passato, la “ludopatia” è stata finalmente riconosciuta come una malattia e, in quanto tale, è stata inserita dal Ministro della Sanità Renato Balduzzi nei cosiddetti L.E.A. ovvero i Livelli Essenziali di assistenza.

Chi soffre di questa subdola patologia, quindi, dal 13 settembre 2012, data dell’entrata in vigore del Decreto legge n. 158, chiamato Decreto Balduzzi, può usufruire di tutta l’assistenza necessaria per uscire dal tunnel del gioco, rivolgendosi alle Aziende Sanitarie Locali e, in particolare, ai Dipartimenti delle dipendenze patologiche. L’aumento delle vittime dei giochi d’azzardo ha indubbiamente aiutato i nostri governanti a prendere coscienza del problema. Gli effetti sociali della “ludopatia”, infatti, sono sotto gli occhi di tutti. L’impatto nelle vite di chi ne è afflitto è devastante. Per contrastare di conseguenza, la sindrome da gioco d’azzardo compulsivo, l’articolo 7 del Decreto Balduzzi fissa una serie di regole che tutti i gestori di locali pubblici, con la presenza di un qualsiasi sistema legale per giocare d’azzardo, devono rispettare. I gestori sono tenuti, in particolare, a esporre all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle Aziende Sanitarie Locali. Il materiale (locandine, brochure, adesivi ecc.) evidenzia i rischi correlati al gioco e i sintomi che possono far pensare di essere già vittime della “ludopatia”. Sono elencati, inoltre, i servizi di assistenza pubblici e del privato sociale presenti sul territorio, dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al Gioco d’azzardo patologico. I Dipartimenti delle dipendenze patologiche (che già si occupano dei tossicodipendenti, dei tabagisti, degli alcolisti ecc.) sono stati investiti dell’ulteriore duro compito di curare e reinserire nel tessuto sociale le persone affette da patologie correlate al G.A.P. Tale patologia è considerata un disturbo del comportamento e, attualmente, rientra nella categoria diagnostica dei disturbi ossessivo – compulsivi. In realtà essa ha una forte affinità con la tossicodipendenza. Non a caso rientra nell’area delle cosiddette “dipendenze senza sostanze”. Visti i danni che provoca il gioco compulsivo, l’inosservanza delle disposizioni di cui al decreto Balduzzi sono punite con estrema severità. Le sanzioni amministrative possono arrivare a cifre stratosferiche. Le “supermulte” saranno irrogate, secondo la gravità dei casi, nei confronti dei concessionari o dei soggetti titolari degli esercizi pubblici che non hanno rispettato le prescrizioni di legge. A tal fine l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, d’intesa con la Società italiana degli autori ed editori (SIAE), la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e il Corpo della Guardia di Finanza, predisporranno nel corso del 2013 migliaia di controlli nei confronti degli esercizi presso i quali sono installati gli apparecchi legali per il gioco. Per venire incontro alle esigenze dei titolari degli esercizi pubblici nei quali si praticano le diverse forme di gioco d’azzardo autorizzato, il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche dell’A.S.L. Caserta ha predisposto due locandine scaricabili alla sezione URP (Unità operativa relazioni con il pubblico) dal sito www.aslcaserta.it. Le due locandine, una volta scaricate e stampate, dovranno essere affisse, ben visibili, all’ingresso dei locali dove si gioca, accanto agli strumenti per giocare (videogames, slot machine ecc.) e all’interno dei vari ambienti dove si trovano tali apparecchiature. Anche i locali pubblici che vendono biglietti di lotterie, grattini riguardanti concorsi a premi ecc. dovranno esporre i suddetti avvisi. A pochi giorni dall’entrata in vigore delle norme previste dall’art. 7 del Decreto Balduzzi (1 gennaio 2013) sono iniziate a circolare voci su di una presunta immunità dai controlli e, quindi, dalle sanzioni, che godrebbero tutti quelli che hanno inviato all’Azienda Sanitaria Locale di Caserta una raccomandata con la richiesta di materiale pubblicitario, senza poi averlo ritirato. Nulla di più infondato. L’unica cosa che può mettere al riparo dalle pesanti sanzioni è il rispetto delle norme e, quindi, l’affissione delle locandine nei modi previsti dalla legge. Comunque per chiedere ulteriori informazioni i gestori, concessionari e/o rivenditori di apparecchiature per il gioco possono, telefonare al Dipartimento Dipendenze ubicato in via Santa Lucia ad Aversa, il cui Direttore è il Dott. Antonio D’Amore, al numero 081.500.12.16.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui