“Lo Stato vince sempre e comunque. Questo l’ho ribadito anche al momento della cattura del boss Michele Zagaria nel suo covo bunker”. Catello Maresca non ha deluso le aspettative dell’uditorio attento e qualificato che si è ritrovato nella cornice del Palazzo Ducale di Lusciano, alla presentazione del suo ultimo libro “Male capitale, la misera ricchezza del clan dei Casalesi”. Accanto al sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia il magistrato Nicola Graziano, che ha firmato la post-fazione del libro; il fotoreporter Nicola Baldieri, che con i suoi scatti ha arricchito il libro; il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Lusciano Ezio Grassi. A fare gli onori di casa il sindaco Nicola Esposito e il delegato alla Legalità, consigliere Raffaele Esposito. “Un tempo era impossibile riempire una sala e parlare di legalità, soprattutto in quei territori in cui il clan dei Casalesi era particolarmente pervasivo. Oggi, invece, la scena è cambiata e più si parla di legalità, più si contribuisce a riscattare questi territori”. Questo concetto espresso dal magistrato Nicola Graziano è stato ripreso anche dallo stesso pm-scrittore, che nel libro mostra la “mafia per quello che è: inganno e mistificazione, potere costruito su simboli fallaci, su lusso volgare e falso, simbolo di una grandezza inesistente e inutile. Pronta a crollare davanti all’avanzare delle indagini, agli arresti e ai sequestri patrimoniali”. Dopo alcune domande poste all’autore dal moderatore Emilio Di Cioccio, hanno preso la parola gli studenti dell’Istituto comprensivo di Lusciano. Il coraggio di denunciare, la voglia di riscatto condita dal timore di possibili ripercussioni, il dilemma dell’antimafia, l’agenda rossa tenuta dal magistrato. Tutti gli argomenti delle domande hanno particolarmente impressionato i presenti: “I veri protagonisti di questa giornata siete stati voi – ha detto Maresca – Vengo sempre volentieri a Lusciano ma questa formula pomeridiana, che vede la presenza di giovani al di fuori dell’orario scolastico, la trovo interessante. Voglio fare i complimenti al dirigente scolastico, ai docenti e a voi ragazzi. A tutti voi consiglio di denunciare sempre, anche gli eventuali episodi di bullismo. I camorristi si nascondono dietro la tracotanza ma, poi, quando li denunci piangono. Come è accaduto all’ex capoclan Michele Zagaria”.