PIEDIMONTE MATESE – Il quesito inviato all’avvocatura regionale ancora non ha avuto riscontro. I vertici del consorzio di bonifica aspettano ancora la risposta. Sul trasferimento dei 15 dipendenti dell’ente consortile Valle Telesina al “Sannio- alifano” definita dal presidente Pietro Cappella una vera e propria “spada di Damocle” si è ancora in attesa delle determinazioni dell’avvocatoria in ordine alla “corretta esecuzione dell’inquadramento” del personale sannita a seguito del trasferimento disposto da una legge regionale.
Questo ed altro è stato riferito nel corso della conferenza stampa convocata dal presidente della deputazione amministrativa Pietro Cappella per fare il punto sulla situazione dell’ente che svolge le funzioni amministrative e gestionali nel settore della bonifica e dell’irrigazione coprendo 82 comuni(26.000 utenti di cui 16.000 per la bonifica e 10.000 per irrigazione e bonifica) ricompresi in tre province per circa 18.000 ettari.Occorre un’operazione di verità rispetto e certi dossieraggi e volantinaggi messi in giro da alcuni esponenti della minoranza. Sin dall’insediamento(nel maggio dell’anno scorso) abbiamo manifestato grande apertura al coinvolgimento di altri consiglieri(le elezioni sono state vinte dalla lista “Campagna amica” contro quella di Riscossa che si è spaccata successivamente ) tanto è vero che alcuni esponenti sono entrati a far parte della deputazione dopo le dimissioni di consiglieri eletti nella lista vincitrice (in realtà due consiglieri spettavano a “Riscossa” ndr). Occorre lavorare per gli interessi dei consorziati e questa rimane il binario della nostra conduzione” dichiara Cappella che accenna alla pesante eredità. Già abbiamo adottato misure per arginare i costi e quindi aumentare i risparmi a fronte di riduzioni sempre più consistenti dei contributi pubblici. “L’importo preventivato dei ruoli per l’anno 2012 è di € 3.363.000 (dato del bilancio di previsione 2012), con un aumento rispetto ai valori dei corrispondenti indici 2011 del 7,75%, . Questo – mi preme sottolineare-è dovuto per 2,75% all’adeguamento del costo della vita (secondo ISTAT) e la rimanente parte per il pagamento di spese obbligatorie e l’assolvimento di altre obbligazioni di legge” altrimenti si andava ad incidere pesantemente sui servizi minimi di funzionamento dell’ente. Tra le misure voglio menzionare l’affidamento al settore legale dell’ANBI delle controversie davanti alle controversie tributarie per una stima di circa 75.000 ed altri interventi posti in essere o in cantiere per contenere le spese” specifica Cappella a capo di un ente che ha in organico 19 dipendenti in pianta stabile a cui vanno aggiunti annualmente gli operai a tempo determinato addette alle operazioni di irrigazione( 127 saranno quest’anno). “Varie sono state le iniziative come l’approvazione degli adempimenti di programmazione finanziaria( quella economico-finanziaria è la maggiore criticità dell’ente come denunciato poche settimane fa dal presidente) come il consuntivo 2010 ed il preventivo 2011 della passata amministrazione commissariale dopo una serie di chiarimenti richiesti dagli uffici regionali e l’approvazione del bilancio di pianificazione 2012 approvato lo scorso aprile dal consiglio dei delegati(da segnalare che è stato affidato ad una società specializzata l’analisi del bilancio con uno studio consegnato lo scorso febbraio). Infine ha elencato una serie di iniziative progettuali per il miglioramento infrastrutturale del comparto nel bacino di utenza. Cappella quanto ai costi ha rilevato che i ricorsi presentati da alcuni consiglieri ad oggetto la procedura elettorale sono costati per la costituzione in giudizio ed i vari adempimenti processuali circa 33.000 euro
Michele Martuscelli