Piedimonte Matese-Tra i primi impegni una borsa di studio per giovani bengalesi o indiani o di altri paesi poveri bisognosi di sostegno per la loro formazione. E’ il primo obiettivo della neonata associazione, “In viaggio con Vincenzo”, dedicata alla memoria e ai valori umani (amicizia, lavoro, tolleranza e meno ingiustizia sociale) di Vincenzo D’Allestro, vittima dell’attentato terroristico di Dacca insieme ad altri amici e colleghi italiani, presentata nell’auditorium, affollatissimo, di Piedimonte Matese. A Vincenzo, che ha saggiato il sapore dell’emigrazione (i genitori sono stati diversi anni in Svizzera), da anni impegnato nel settore tessile, sarebbe piaciuto il riferimento alla frase di S.Teresa di Calcutta sulle gocce di fratellanza di cui si è fatta portatrice “The Mother” per aiutare “gli scartati”. Lo si può desumere da due episodi raccontati dalla moglie, Maria Gaudio, e dai familiari nel corso della serata . “ Ricordo – ha detto la moglie- l’ultima volta che sono andata a Dacca insieme a Vincenzo nel giugno scorso: ho assistito ad una scena che mi ha commossa tanto… Tra i primi pensieri di Vincenzo, appena si arrivava in Bangladesh c’era la preoccupazione di cambiare la nostra moneta con quella locale per poter dare un piccolo sostegno a chi lo chiedeva. Quel giorno appena atterrati all’aeroporto, si avvicinò un uomo con suo figlio di circa un anno… Vincenzo gli offrì una piccola somma di denaro a questo padre che prontamente fece scendere dalle braccia il piccolo per aiutarci con i bagagli; ma Vincenzo gli chiese di riprendere il bambino perché avrebbe provveduto da solo alle valigie. L’uomo prese il bimbo e lo avvicinò a mio marito, il piccolo gli fece un bellissimo sorriso, io non ressi l’emozione… Vincenzo fu felice per quel sorriso, felice di aver contribuito seppur in piccola parte ad un momento di gioia per quella famiglia…”. O quando Pamela , una cugina di Vincenzo(“ ci raccontava sempre dei sui viaggi”) spiegando le ragioni dell’associazioni e gli obiettivi a breve e medio termine che si propone, ha ricordata la lettera di ringraziamenti degli amministrazioni di un’associazione “Gli amici di Carlotta” operante a Dacca per le offerte date dalla famiglia a seguito della rinuncia dei fiori per il funerale. Commozione tanta ma l’energia, la vitalità spese da Vincenzo non potevano fermarsi a quel tragico giorno. “Tutto riparte da qui, da questo luogo caro ai familiari ” ha detto Raffaella Martino, ex direttrice del museo : nel chiostro fu portata la salma di Vincenzo e rimase tutta la notte , per essere salutata dalla fiumana di amici, prima della cerimonia religiosa nella chiesa di S.Maria Maggiore. Nella piazza antistante il complesso museale mosse i primi passi lavorativi nel settore della produzione tessile. “Vogliamo portare avanti il suo lavoro, le sue passioni, il suo amore per il prossimo” ha scandito la moglie richiamando la presenza di imprenditori che garantiscono entrate eque alle famiglie bengalesi rispetto all’affarismo di piccole organizzazioni criminali locali che effettivamente usano i poveri per scopi poco nobili. Il mio Vincenzo, persona umile e di grande bontà, chi lo ha conosciuto in quei posti lo adorava; ha insegnato loro tutto quello che sapeva sul suo lavoro e così Nadia, Adele, Marco, Maria, Simona, Cristian, Claudia, Claudio e di altre persone. Altro momento forte dela serata la testimonianza di Fabio Tondat, fratello di Marco che ha raccontato l’origine dell’esperienza estera del congiunto per la situazioni di crisi occupazionale in Italia:” là Marco ha trovato una famiglia con gli amici incontrati. Non so se verrà fuori la verità , se ci sarà giustizia ma noi dobbiamo portare avanti la memoria e l’impegno di queste persone. Presenti anche la sorella di Christian Rossi, anche lui ucciso nel terribile attentato in terra bengalese. Presentato il gruppo promotore dell’ onlus “In Viaggio con Vincenzo”, José d’Allestro, Pamela d’Allestro, Angela Amato, Anna Gaudio, che ha presentato il secondo libro della madre di Vincenzo, la signora Carmela Abbate ambientata nella Sicilia di primo novecento ed incentrata sulla figura della protagonista Angela. Proprio Vincenzo, negli ultimi anni, stavo curando come editore questo libro portato poi al termine dalla moglie e dall’associazione il cui ricavato servirà per una borsa di studio per giovane studenti nei paesi frequentati da Vincenzo; Giuseppe Aceto. Anna Lisa Di Baia e Margherita Bisceglia promotrici del calendario Le Foto più belle della nostra terra, hanno dedicato a Vincenzo il calendario alla seconda edizione; Luca Pisanelli, disegnatore e vignettista, autore di un racconto per immagini sull’attentato; I Briganti del Matese, Luca Salomone, Cristina Raccio e Raffaele Mennone, in esibizione con un canto popolare caro a D’Allestro . Finale in bellezza con la partecipazione di Eugenio Bennato ed Ezio Lambiase con tre canzoni che hanno colto i tratti del “viaggiatore” Vincenzo e del suo mondo di valori di feconda e gioia solidarietà.

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