Piedimonte Matese- Prima il corteo festoso di 500 giovani , con i colori dei gruppi, dalle scuole in cui sono ospitati tra le piazze e le strade di Piedimonte Matese e poi l’ingresso, nel pomeriggio di ieri, nella basilica di S.Maria Maggiore per la cerimonia eucaristica del “mandato” per la tre giorni di riflessioni , preghiere, animazione apostolica con quella croce di S.Damiano portata a braccio davanti al corteo e del tema, tipicamente francescano, scelto :”Essenzialmente Tu”. Il raduno dei gruppi di gioventù francescana (Gifra) di Campania e Basilicata accolti dai un responsabili regionali e dal presidente regionale Gifra Antonio Obid e dalla comunità del Terz’Ordine francescano presente a Piedimonte Matese da quasi un secolo. Accolti dal vescovo Valentino Di Cerbo, dalla comunità francescana del convento di S.Maria Occorrevole guidata da padre Antonio Ridolfi, con i novizi, dal parroco Cesare Tescione e Don Salvatore Zappulo e dai responsabili regionali e dal presidente regionale Gifra Antonio Obid e dalla comunità del Terz’Ordine francescano presente a Piedimonte Matese da quasi un secolo . Tre i temi al centro del raduno interregionale : il senso della vocazione personale, l’amore fraterno e l’essere figli della terra. Un fiume di giovani e giovanissimi che hanno trasportato gioia, canti , stile francescano on the road che, a gruppi di quattro, è entrato nella maestosa e capiente basilica e inchinandosi e baciando il pavimento , hanno preso posto per la S.Messa . Un gesto che ha commosso il vescovo come ha detto nel corso dell’omelia in cui ha spiegato il senso di quel “mandato” missionario richiesto tra il popolo di Dio . Un gesto per esprimere la volontà di essere figli della Chiesa e dei suoi pastori, così come volle Francesco- ha aggiunto Di Cerbo dopo aver richiamato la felice ricorrenza liturgica della Sacra Famiglia in cui si è inserito il momento di avvio della “tre giorni” francescana. Il vescovo ha fatto di più facendo riferimento alle letture domenicali incentrate ed accomunate dal tema dell’incontro in particolare della sequela, imitazione francescana di Gesù . “Liberiamoci di ciò che appesantisce, complica la nostra vita come ha fatto Francesco che è uno stimolo continuo a vivere il Vangelo sine glossa, senza aggiunte ed inutili orpelli, cambiando la Chiesa, fondata da Gesù, dal di dentro, da figlio della chiesa ” .E’ il tema dell’Essenzialità, centrale nella vita della fede : “Francesco – ha proseguito il vescovo richiamando l’affresco giottesco delle nozze con la Povertà – ama la Chiesa, non si contrappone ad essa, perchè ama Gesù. La povertà diventa il suo stile, perchè negli ultimi e nei sofferenti ritrova Dio che solo può cambiare la vita degli uomini”. Da qui l’invito a vivere il raduno come un’esperienza di comunione. Oggi secondo giorno fitto di incontri al ritmo di gioia francescana .
Michele Martuscelli
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